giovedì 28 agosto 2008

La "Smoke art": fumo, photoshop e poesia

A quelli che mi chiedono il perchè dei cigarilli... :)

Col senno di poi, credo di essere uno di quelli che sono sempre stati affascinati sin da piccoli dalla pubblicità subliminale dei sigari accesi in chiaroscuro di Corto Maltese, e delle sigarette di frontiera montate in fretta su un cavallo in corsa da Tex Willer...oltre all'inossidabile mito del "Marlboro man" e ai disegni fatti col fumo da Gandalf e la sua erba pipa nel "Signore degli Anelli" (se ci fate caso fa addirittura un Galeone!) e a mille altri casi sui generis... Chi almeno una volta non è diventato scemo sfoggiando la sua migliore espressione da pesce lesso tentando di impressionare gli amici con gli anelli di fumo (che però non venivano mai?) ?

Vabbè: deliri a parte guardate cosa si può riuscire a fare con un sigaro, un po' di fumo e tanto tanto Photoshop...non è poesia?

Smoke art 1

Smoke art 2


Smoke art 3 (by Mehmet Ozgur)



Questo Mehmet Ozgur con fumo e photoshop fa veramente quasi delle sculture: per chi fosse curioso una sua galleria di lavori con altri 30 scatti è disponibile cliccando qui! Se ne trovate altre naturalmente fatemi sapere!

Ah, naturalmente non dimenticatevelo mai: al di là della poesia, dell'arte e del resto...

...il fumo fa sempre male! :)

mercoledì 27 agosto 2008

...ma siamo sicuri?!?

OMNIMILANO) Milano, 27 ago - Due cittadini russi di 31 anni, probabilmente turisti, sono stati arrestati per furto dai carabinieri ieri pomeriggio.
I due alle 17.30 sono entrati nel negozio di Gucci in via Montenapoleone con una borsa schermata internamente con della carta stagnola e dopo aver guardato attentamente la merce esposta, vi hanno nascosto un portafogli del valore di 390 euro.
Nonostante l'ingegnosa fodera della borsa, il metal detector ha rivelato il tentato furto.

Un portafogli a 390 euro?!? Ma scusate, chi era a fare il furto??!?

Siamo sicuri che la polizia abbia preso quelli giusti? :)

Estinguiamo l' "amica"!

AH AH AH AH AH!!!! Troppo bello!!!!


Dal blog di Massimo Romano. Chi non ha almeno un'"amica" a cui dedicarla? :)

ESTINGUIAMOLA: L'AMICA.

C’è un genere di persona verso la quale sono razzista. Come dite? Ma come sei razzista? Si, solo per questa persona voglio essere razzista. Tanto razzista.

La descrivo: subdola si avvicina a te e ti sorride. E tu dici, bho? Inizia a parlare con te e ride per tutte le battute che fai. E tu dici, bho? Allora gli dici di uscire e Lei dice si. E tu dici, bho? Scegli quel ristorantino sul lago e fai un Leasing per pagare il conto, ma lei ti ha sorriso per tutta la cena. E tu dici, bho? Andate così in riva al lago mano nella mano, e c’è un cielo stellato da paura. E tu dici, bho? Vi sdraiate sull’erba, e ti dice quanto si è rilassata ora con te. E tu dici, bho? E allora prepari l’approccio, e con la mano destra miri alla tetta sinistra di Lei, chiude gli occhi e sospira, vai ci sei… Phaf!!! Schiaffone sulla mano, occhi sbarrati, e con tono accusatorio ti fa: “Ma che stai a fà io pensavo che eravamo amici!”… Ma li mortacci tua!

Eccolo, l’essere più infame per l’uomo: l’amica. Ma Dio quando creò l’uomo e la donna, ce mise pure l’amica? No! Tutta al più, c’era il serpente. Quando la subdola amica si manifesta ci sono due tipi di uomini: quelli che hanno una sola santa parola ed è più o meno: “vaiacagare” e quelli che invece entrano nel tunnel. Ecco oggi mi sento in dovere di fare qualcosa per questi.
Si, perché l’amica adotta tecniche ataviche, studiate e sperimentate nei secoli. Probabilmente in un tempio Shaolin. Dove ha appreso l’arte della seduzione. L’amica non dice mai no: non te la do. Con consumata perizia allude… un giorno, forse.. non è detto. E tu, da uomo diventi Fido.

Innanzitutto l’amica ha dei valori superiori, e ci tiene che tu lo sappia, è per questo ha avuto solo tre storie importanti nella sua vita: con il postino, per sbaglio con il capoufficio e con tutta la squadra di rugby dell’oratorio dei salesiani. Che ancora ringraziano per il suo valore superiore.
L’amica è quella che ti racconta tutti i cazzi suoi soprattutto quelli sentimentali. Con dovizie di particolari sessuali che farebbero arrossire anche le comparse di Tinto Brass. Perché l’amica non ha mai una storia normale con uno normale come te. No: gli amanti dell’amica sono sempre il ragazzo della sua migliore amica sposato con prole da dieci anni con una zia in comune conosciuto per sbaglio al ballo delle debuttanti e con il quale ha forn
icato nelle latrine.

L’amica è quella che ti racconta che ha avuto una vita travagliata: ha conosciuto alti e bassi...e se li è sempre trombati tutti. Tranne te, al quale preferirebbe uno scelto a caso dall’elenco telefonico pur di dartela. La sua è una missione, una cosa seria mica da ridere.
Non è che l’amica non abbia attrazione nei tuoi confronti. Ma tu non gli servi per quello. Infatti si masturba prima di uscire con te. No, tu gli servi per essere l’uomo perfetto. Quell’essere virtuale che abita solo nelle nevrosi delle donne. Tenero ma deciso. Disponibile ma non invadente. Taciturno ma loquace. Sveglio ma tonto. Insomma, uno stronzo.

E quando finalmente ne hai le palle piene e stai per mandala a cacare stai attento, perché l’amica se ne accorge. E allora sfodera l’arma segreta. Quella che si tramandano di madre in figlia dentro le Logge Massoniche per femmine.

Lei si invita a casa tua e si presenta con una bottiglia di vino. Ve la scolate. Poi ti dice: ne hai un’altra, oggi mi sento un po.. così. Alla quinta bottiglia, con la musica di Barry White che lei ha voluto appoggia la testa sulla tua spalla. Parte il bacetto. Parte la pomiciatina. E finisce sempre con il: “Scusami ora devo andare, si è fatto tardi chiamami domani…” Il giorno dopo chiami. Avrà pensato? Avrà elaborato? Tu chiami e lei: ciao, mi presti la macchina. Ma se non sai guidare? Ma serve a Lucio. E chi cazzo è Lucio? E’ la mia sua nuova storia e attacca a descriverti come l’ha conosciuto 3 mesi fa, com’è bravo a fare gli spaghetti, quanto è bravo a fare sesso appeso al lampadario vestito da Batman. Allora tu finalmente la mandi a cacare. E Lei, come se fosse Maria Goretti: lo sapevo, ti comporti così perché tu c’hai provato ed io non te l’ho data!

L’amica è una trama di Al Qaeda per distruggere la civiltà occidentale, corrompendo anche qualche pseudo intellettuale. Ne ho le prove: Non c'è una gomma ancor che non si buchi./Il mastice sei tu, mia vecchia amica./La pezza sono io, ma che vergogna. Lucio Battisti: Una donna per amico.
E no caro Lucio. Ti rispondiamo in versi: “Volevo avere il tempo di parlarti. Volevo avere il tempo di conoscerti. Volevo avere il tempo di capirti. Ma, dopo due minuti, me l'hai data. Brava, sei stata proprio una grande amica.”.

L'orologio e il tempo

Sarebbe bello riuscire a superare tutti i pregiudizi, e potre conoscere tutte le realtà diverse dalla nostra... Al di là di questo, la frase è molto bella...

Quale differenza c'è tra un gajè (un non-rom) e un rom? La stessa che corre tra l'orologio e il tempo: il primo segna i secondi, i minuti, le ore: e tu già sai che dopo le sei verranno le sette, e poi le sette e mezza, e poi le otto... il secondo è il sole e la pioggia, il vento e la neve...e tu non sai mai quello che sarà.

L'Italia e i campioni olimpici "dimenticati"

Da Corriere.it di oggi.

Tanto per ribadire che in Italia si parla sempre e solo di calcio, e questi che pure vincono medaglie d'oro in mondovisione vengono dimenticati dopo poche ore...

Calato il sipario sui Giochi, si spengono le luci su tanti atleti protagonisti a Pechino
QUEI CAMPIONI SENZA VALORE
Le vittorie e le imprese condannate ad avere soltanto due settimane di vita.

PECHINO — Giulia Quintavalle, oro nella categoria fino a 57 kg di judo, è rimasta due ore nella stanzetta dell'antidoping. Probabilmente l'emozione. Quando è uscita e si è trovata di fronte la selva oscura dei giornalisti cacciatori d'oro, la sua timidezza è uscita dal nascondiglio. «Sapete, non sono abituata all'interviste». Un giornalista, simpaticamente, l'ha rincuorata: «Tranquilla, per altri quattro anni non ne farai». L'analisi, seppur sgradevole (e villana tanto più espressa davanti all'interessata), è comunque tavola della legge. Inattaccabile.

Marco Galiazzo (Omega) L'Olimpiade è il regno incontrastato delle cicale. E al loro canto estivo corrisponde il controcanto della stampa. Storie che da qui a quattro anni non racconteremo più, o, come è successo prima di questa Olimpiade ritroveremo brevemente. Esempi. Marco Galiazzo, il suo cappello da scout in libera uscita, il suo arco micidiale, hanno travolto la fantasia popolare ad Atene quando vinse l'oro. Dopo niente. Lo siamo andati a ripescare prima di Pechino e, ora che non si è ripetuto, difficilmente lo cercheremo nei pressi di Londra.

Le storie sommerse hanno varie tipologie. Ci sono quelle italiane che andiamo a spulciare nei pressi dell'Olimpiade, come Wenling Tan Monfardini che, venendo da Liaoling nel Nord-Est cinese e giocando a ping pong qui è stata molto raccontata. O come l'unica (e prima italiana) nel torneo di badminton, Agnese Allegrini che vive e si allena in Danimarca e che ritornerà nell'anonimato in cui vive questo sport in Italia. E se qualcuno conosceva i pugili Roberto Cammarelle, Clemente Russo e Vincenzo Picardi, alzi la mano. E la alzi chi, a parte gli affezionati del taekwondo, immaginava l'esistenza di Mauro Sarmiento, concittadino di Picardi (sono entrambi di Casoria) e medaglia d'argento nell'arte marziale coreana.

Natalie Du Toit (LaPresse) Ci sono gli italiani, che acquistano dignità e spazi olimpici con le medaglie, e ci sono gli stranieri con qualità particolari. Natalie Du Toit è la prima amputata a competere in una gara olimpica. L'abbiamo celebrata prima e poi, spietatamente, visto che non si è «piazzata», abbandonata al suo destino. Ma Natalie ce la troveremo ancora lungo la strada. Difficile che torneremo a parlare di Mohammad Alirezaei, ranista iraniano che ha accusato un'appendicite «diplomatica» e guarda caso ha saltato la batteria dove c'era un nuotatore israeliano. Ha avuto qualche spazio perfino Abhinav Bindra, l'indiano che ha conquistato il primo oro individuale (nella carabina 10 metri) per il suo Paese in 108 anni di storia olimpica. Arrivederci e grazie.

Come dei sogni della nazionale islandese di pallamano (formata praticamente un abitante su due dell'isola), celebrata per la finale raggiunta e la possibilità, anche in questo caso, di conquistare il primo oro per l'Islanda che, comunque pareggiava il miglior risultato, l'argento nel salto triplo nel 1956. La sconfitta con la Francia la consegna all'oblio. Quindi, Islanda adieu.

La giavellottista paraguaiana Leryn Franco (Afp) A muoverci sono sentimenti contrastanti. La commozione (o un certo gusto per la cronaca nera) per Hugh McCutcheon, il c.t. della squadra di volley Usa, che ha dedicato la medaglia d'oro al suocero, Todd Bachman, assassinato alla Torre del Tamburo da uno squilibrato che poi si è tolto la vita. Il suo successo è diventato una «storia» per via della cronaca nera. E allora non può mancare il risvolto della cronaca nera, cioè quella rosa. Un giorno, così, dal niente (o dal tutto, guardandola) è esplosa nelle nostre vite la bellissima paraguaiana Leryn Franco, miss giavellotto. Nessuno di noi sa chi ha vinto la gara, ma tutti conosciamo a memoria il suo portfolio da modella. A nessuno importa che sia arrivata 25ª su 27 nel suo gruppo e praticamente sia venuta solo per partecipare. È diventata una protagonista dell'Olimpiade, dove, per avere spazio non conta solo vincere, ma essere «una storia» che ha cantato una sola, breve ma intensa estate.

Roberto Perrone

martedì 26 agosto 2008

Calcio oscurato in tv? Ma forse ci si guadagnerà solo...

...per la prima volta, a quanto pare, gli italiani non potranno vedere il calcio (in chiaro) in tv nè sentirlo per radio. Spariscono dai palinsesti quindi trasmissioni come "Tutto il calcio minuto per minuto",. "Novantesimo Minuto", "Controcampo" o "La Domenica Sportiva".

Il motivo? Come al solito, i soldi.

La Lega calcio ha deciso di non accettare l'offerta della Rai di 20,5 milioni di euro per i diritti degli "highlights" delle partite: nel 2007-2008 la Lega dai diritti tv (spartiti tra La 7, Sportitalia, Rai, Mediaset) ha ricevuto ricavi per 70 milioni di euro, ed ora non si vuole accontentare di nulla di meno. Domenica (salvo cambiamenti) saranno mute anche le radioline. E' stata infatti respinta l'offerta Rai di due milioni di euro per i soli diritti radio. "Si vendono assieme a tutto il pacchetto", è stata la risposta della Lega. A disposizioni delle emittenti, e solo per i loro telegiornali, 8 minuti di filmati da aggiustare a piacere: 4 per la serie A e 4 per la serie B.

Se mi dispiace? A dire la verità poco. Molto poco. Perchè forse riuscirò finalmente a vedere due cose che sogno da tempo...

1) Voglio vedere se il calcio, senza le trasmissioni nate apposta per far rissa (vedi specialmente "Controcampo") e che campano di scandali e polemiche si calmerà un po', e così i suoi tifosi.

2) Voglio vedere se finalmente al posto dell'onnipresente calcio trasmetteranno finalmente qualcuno degli altri sport che scopriamo solo per le Olimpiadi o per qualche grande evento, salvo ri-dimenticarcene la mattina seguente. Vela, tennis, nuoto, pallavolo, rugby...quanti ce ne sono? Eppure se ne vedono così pochi...

Riuscirà l'Italia a resistere senza calcio?

Io credo di sì, e pure guadagnandoci. ...Secondo voi?

Mani in alto e dammi il pollo arrosto! Succede a Milano...

L'espressione "ladro di polli" non suonerà più come prima... :)

Milano, 26 ago - Lo hanno aggredito e rapinato di un pollo arrosto contenuto in un sacchetto di plastica. Unapattuglia mista della stazione centrale ha visto tutto e li ha arrestati. E' successo ieri sera alle 22 in piazza IV Novembre,nei pressi della stazione Centrale. La vittima della rapina culinaria è un cittadino dello Sri Lanka. I due aggressori sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso.

Addirittura rapina aggravata! Gli conveniva una gioielleria...

Update: nuove info giungono dal caso...

PROCESSATI PER DIRETTISSIMA, PER LORO NIENTE CARCERE

Milano - «Non ci vedevamo più dalla fame». Hanno provato a giustificarsi così i due senegalesi che ieri sera a Milano sono stati arrestati, da una pattuglia formata da poliziotti e militari, per aver rapinato un pollo. L'episodio è avvenuto alle 22 circa, in piazza Quattro Novembre, a pochi passi dalla stazione Centrale. I due stranieri, di 33 e 27 anni, quest'ultimo indagato anche per ricettazione (aveva un documento di uncittadino del Ghana) avevano appena rapinato due cittadini originari dello Sri Lanka.

Le vittime, di 48 e 45 anni, si sono prima rassegnate a consegnare le birre che stavano bevendo, poi però si sono ribellate. I rapinatori "affamati" sono tornati indietro. Hanno spintonato il 45enne e gli hanno strappato dalle mani una busta contenente un pollo. La scena è stata notata dagli agenti e dai militari presenti. Per i due senegalesi, uno aveva già addentato il bottino, sono scattate le manette. I due processati stamane per direttissima sono stati scarcerati, dopo una notte dietro le sbarre.

A parte la fantasia di chi scrive la giustificazione dei senegalesi come se fosse lo spot di una nota merendina, direi che la cosa più clamorosa di tutto il caso sia stata la velocità della polizia una volta effettuato il fermo: processo effettuato per direttissima...per poi vederli scarcerati la mattina dopo!

Certo, se uno dei due senegalesi è stato addirittura trovato con il "corpo del reato" in bocca, all'ipotesi che fossero davvero affamati ci credo un po' di più...

lunedì 25 agosto 2008

Notebook Rubato? Ecco il software che trova il ladro.

Finalmente una cosa che serve davvero! Conosco almeno due miei amici a cui hanno rubato il portatile: l'avessero avuto magari sarebbe finita in un modo diverso...

La notizia arriva da Repubblica.it:

L'idea di un gruppo di ricercatori dell'Università di Washington
Il programma trova la rete a cui il computer viene collegato
C'E' UN SOFTWARE SALVA NOTEBOOK: "RITROVA IL PC RUBATO CON UN CLICK"
Sui Mac si può ottenere la foto del ladro. Presto la versione per cellulari

ROMA - Il furto di computer portatili è una pratica sempre più diffusa: basta un attimo di distrazione al bar, al parco o sulla metropolitana per vedere sparire il proprio notebook e con lui la tesi di laurea quasi conclusa, il progetto da consegnare in ufficio il giorno dopo e tutti i dati e le foto conservati gelosamente. Per trovare una soluzione a questo problema, un gruppo di ricercatori dell'Università di Washington, assieme ad alcuni colleghi dei campus della California, hanno dato vita ad "Adeona", un software pensato apposta per rintracciare il proprio computer. Adeona. Il programma, che prende il nome dalla dea romana protettrice del ritorno, è il primo nel suo genere ad essere fornito gratuitamente e sotto una licenza GPL, quindi open source.

Come dichiarano dalla
home page del progetto i suoi creatori, i punti di forza di Adeona sono tre: rispetto della privacy, affidabilità e, appunto, la sua natura open source. Il funzionamento. Il funzionamento di Adeona è semplice: il programma, eseguito in background, registra l'indirizzo IP attraverso cui la macchina è collegata alla rete. L'indirizzo viene poi crittografato e inviato a un sistema distribuito, pronto ad essere recuperato in caso di necessità: a differenza dei suoi predecessori, forniti a pagamento da aziende specializzate, Adeona non prevede l'invio dei propri dati ad un server centrale privato. Grazie all'indirizzo IP, è possibile rintracciare geograficamente il luogo da cui il nostro pc ha avuto accesso alla rete, ed andare a recuperarlo.

Quest'ultimo passaggio tuttavia, come consigliano gli stessi programmatori, è meglio lasciarlo fare alle forze dell'ordine, evitando di vestire i panni dei super eroi. Come usare Adeona. Per utilizzare Adeona, basta andare nella pagina del download, scaricare il programma (dal peso di circa 2 Mb) ed installarlo. Il software è disponibile per i sistemi operativi Windows Vista e Xp, Mac OS X e Linux. Una volta installato, il programma chiede all'utente di scegliere una password, che servirà per criptare e decriptare i dati. Nella malaugurata ipotesi che qualcuno si appropriasse del pc, basterà così installare Adeona su un'altra macchina ed utilizzare la propria password per reperire i dati che ci servono. Nella versione per i sistemi Apple, è anche prevista un'opzione aggiuntiva: si può impostare il programma affinchè scatti con regolarità una foto con la webcam integrata, che immortalerà il malvivente responsabile del furto.

I punti deboli e i piani futuri. Purtroppo Adeona ha diversi punti deboli. Per funzionare è infatti necessario che il ladro si colleghi ad internet, che non disinstalli l'applicazione o che non formatti l'hard disk. Inoltre il software è ancora in fase beta (versione 0.2.1a), con numerosi bug da sistemare. Nonostante le limitazioni, i programmatori sono fiduciosi di poter migliorare la loro creatura. Tra le modifiche in arrivo una procedura di disinstallazione più complicata, il mascheramento del programma sulla task manager e soprattutto una versione pensata ad hoc per i cellulari, perchè anche i possessori di un iPhone possano dormire sonni tranquilli.

Termoli: la municipale e l'ambulante trascinato nel portabagagli

...e ogni tanto ti giri e scopri che il tuo mondo sta diventando un posto assurdo.

Su Repubblica.it per esempio tornato dal mio giro per Ecopass scopro che sabato scorso (ma la notizia è balzata agli onori della cronaca oggi) a Termoli la polizia municipale, pur di fermare ed arrestare un pericolosissimo venditore ambulante immigrato (forse) clandestino, macchiatosi dell'unica colpa di spacciare dei "pericolosissimi" braccialetti per strada, ha dato veramente di matto.

Quando il venditore, una volta fermato, ha supplicato gli agenti di lasciarlo andare o almeno di restituirgli le sue cose, gli agenti l'hanno preso per il collo e trascinato schiena a terra per la strada, in mezzo alla gente intenta a passeggiare. Arrivati alla volante hanno fatto ancora di meglio: visto che il fastidioso nero piagnucolante ancora non voleva saperne di staccarsi dalle sue cose, la geniale pensata: "Insieme alla sua roba, infiliamo nel baule pure lui".

E, come documentano le foto, non si sono fatti pregare.

A fermare questa follia solo la gente intorno, che ha cominciato ad inveire contro gli agenti radunandosi attorno alla scena costringendo gli stessi a caricare il malcapitato in macchina e scappare di gran carriera.

Ce ne sarebbero tante, a questo punto, di cose da dire: se non valga la pena fermarsi un attimo a pensare se davvero il problema più grave dell'Italia sia un venditore ambulante che sceglie di vendere braccialetti anzichè mettersi sul serio a spacciare (dove penso guadagnerebbe molto di più); se quest'ossessione della "sicurezza a tutti i costi" che ci arriva da tutti i mass media, governi e sindaci non ci abbia coinvolti un po' troppo, fino a farci sragionare e perdere il contatto con la realtà; se non sia un buon segnale tutto sommato che per una volta sia stata la gente comune a "svegliarsi" tentando di aiutare in qualche modo questo poveretto, anzichè far spallucce ed ignorare la cosa come troppo spesso capita.

Ma preferisco postare qui sotto la lettera di una signora come tante: una cittadina qualunque di Termoli, che la mattina dopo il fatto prende carta e penna e scrive una lettera ad un giornale della sua città, per denunciare tutto e dire: "Io non chiudo gli occhi".. Dentro c'è l'indignazione, la rabbia e la tristezza di chi si vergogna per la propria città, sentendosi come straniera in un Paese che non riconosce più.

Spero solo che in tanti, leggendola, si riconoscano nelle sua parole. Allora, sia per me che per lei, questa Italia sarà davvera più confortevole e "sicura". Se non altro, di essere ancora umana.

Termoli. 23 agosto, Sagra del Pesce, l'estate termolese si sta chiudendo, allegria, confusione... .e violenza. Mio figlio 18enne rientra verso l'una stanotte, sconvolto dalla brutalità assurda cui ha assistito nel centro della nostra cittadina. La polizia ferma un venditore ambulante, lo trova senza licenza di vendita, lo arresta e, poichè non vuole lasciare la sua merce e si aggrappa alle sue povere cose, lo trascina malmenandolo in mezzo alla strada fino alla macchina e lo carica nel portabagagli!

Si radunano più di cento persone che protestano per questa inutile brutalità, e mio figlio riferisce che per pochissimo si è evitata la rissa, probabilmente perchè le forze dell'ordine, fiere di aver bloccato un criminale così pericoloso, sono ripartite a tuttà velocità.

Ho faticato ad addormentarmi, con questa scena ingiustificabile negli occhi, e mi sono sentita piena di vergogna per la polizia della mia città, che non sapevo così stupidamente brutale, per questa società che si accanisce con gli stranieri e i diversi, per la morte evidente dei valori di tolleranza e solidarietà nei quali larga parte della mia generazione è cresciuta. Davvero il pericolo più grave e il rischio più grande per l'ordine pubblico per la mia città in questo periodo sono i venbitori abusivi? E quand'anche fosse così, non c'è altro modo per arginare il pericolo che picchiare e portare via una persona come fosse una cosa vecchia o una carcassa di animale, chiuso in un portabagagli.

Mi rallegra solo pensare che le persone presenti abbiano avvertito la stupida cattiveria dell'accaduto e abbiano protestato, e posso solo rallegrarmi di non essere stata presente, perchè probabilmente avrei rischiato anch'io l'arresto.

Resta la tristezza per un episodio purtroppo in sintonia con il clima del nostro paese, con la caccia allo straniero, con la giustificazione a priori della violenza, e resta un grande sgomento nel vedere che Termoli si sta mettendo in linea con un'Italia nella quale sono io a sentirmi straniera. Non credo sia mai successo niente di simile nei 25 anni che ho vissuto qui.

Vorrei che pubblicaste questo piccolo sfogo,e magari apriste un sondaggio fra i vostri tanti lettori; mi piacerebbe sapere che non sono la sola a provare indignazione e pena per fatti come questo. Grazie dell'attenzione.

Marcella Stumpo.

Per chi volesse saperne di più, qui trovate il link a Primonumero.it, il giornale web che per primo si è occupato della cosa e dove trovate oltre ad altre foto dell'accaduto anche la versione originale della lettera postata sopra.

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Upgrade: il Comune di Termoli ha inviato una nota in cui si spiega che il sindaco Vincenzo Greco ha chiesto al responsabile della Polizia Municipale una relazione dettagliata sull’accaduto, sostenendo che «dalle prime verifiche risulta che il venditore ambulante, proveniente dal Bangladesh e residente a Roma, non è mai stato picchiato né trascinato o chiuso nel bagagliaio dell'automobile di servizio della Polizia Municipale.

L'uomo, a quanto risulta dai primi rapporti, sarebbe scivolato sulla strada mentre cercava di fuggire dai controlli degli agenti, e sarebbe rimasto deliberatamente a terra, attirando l'attenzione dei passanti con urla e lamenti e aggrappandosi con le mani alla cassetta contenente la merce che stava vendendo, opponendo perciò resistenza alla confisca, operata dai Vigili Urbani dopo aver verificato che il venditore ambulante non era in possesso della licenza di vendita».

«Gli agenti della polizia locale» prosegue la nota del Comune «hanno quindi tentato di riporre nel bagagliaio dell'auto di servizio la cassetta della merce confiscata mentre il venditore ambulante restava aggrappato alla stessa. Durante questa operazione, i vigili urbani non hanno mai usato violenza ai danni del cittadino del Bangladesh, né tantomeno hanno cercato di introdurlo con la forza nel bagagliaio dell'automobile di servizio».

Numerosi testimoni presenti alla scena hanno già smentito la ricostruzione della polizia, ma a vedere dalle foto sembra che il dibattito su chi abbia ragione e chi no sia destinato a finire molto presto... Secondo voi? :)

Pillola del lunedì: Eriadan

Ogni tanto è bello prendersi 10 minuti al lavoro e riscoprire il sito di Eriadan... :)

Il lunedì specialmente ti aiuta a riingranare la marcia... Se non sapete di cosa sto parlando, il sottoscritto invita caldamente a cliccare qui e a scoprirlo da voi: se siete appassionati di comics ed un minimo curiosi vi piacerà...

Qui sotto tre delle vignette più belle degli ultimi giorni...

Piscine

Piscine

How far is...

How far is

Contaminazioni letterarie

Contaminazioni Letterarie

Dopodichè vi saluto, che mi mandano a fare un pezzo sul rispristino dell'Ecopass...

"E' il lunedì bellezza, e tu non puoi farci niente. Proprio niente".
C'est la vie...

Grazie a tutti voi

...e così la fiaccola cinese si è spenta, e finita l'euforia di questi giorni tutto risprofonda nella solita, tranquilla coltre di nebbia e smog...
Si riaccenderà a Londra, nel 2012, speriamo in uno scenario migliore dove non ci siano guerre nè diritti umani negati in alcun continente. Un sogno, ma sarebbe bello...

Grazie a tutti voi, ai visitatori più fedeli e a quelli che solo occasionalmente sono finiti qui in questi giorni cercando un modo per guardare i Giochi. Siete stati più di 7500 in questi giorni a guardare la pagina dei Giochi in diretta streaming, da tutti e 5 i continenti.

Grazie a tutti voi, davvero: è stato bello viverla insieme.


Se il blog vi è piaciuto spero di vedervi ancora qui. Se no per rincontrarci ci saranno altri modi ed altri tempi: almeno fino alla prossima Olimpiadi!

再見, 看到你在未來的時間!

Arrivederci a tutti alla prossima!)
Gig:)

giovedì 21 agosto 2008

"Le Croci di Malta". Il documentario su cpt, immigrazione e segregazione al centro del Mediterraneo.

Ok, ora si parla di cose serie...

Grazie alla disponibilità del collega Gilberto Mastromatteo posso finalmente posso postare qui (diviso in tre parti) il documentario "Le Croci di Malta", finalista al premio Ilaria Alpi 2008 che per poco non ha rischiato di essere trasmesso anche su "Matrix", il programma di approfondimento informativo serale condotto da Enrico Mentana su Canale 5!

Cos'è? Un documentario girato da Gilberto Mastromatteo, Giuseppe Bucca, Loris Zamparelli ed Enzo Dimasi (quattro studenti del master in giornalismo di Padova, che tra l'altro se lo sono interamente pagato di tasca propria!) in trasferta sull'isola di Malta per una settimana, per documentare la realtà dell'immigrazione clandestina ed il trattamento che gli immigrati ricevono nei cpt (i tristemente noti "centri di permanenza temporanea", lì direttamente chiamati "centri di detenzione") una volta portati a terra.

Stipati come bestie, grazie alla nuova direttiva sull'immigrazione recentemente approvata anche dalla UE questi disgraziati possono essere trattenuti in detenzione anche 18 mesi senza godere di alcuna garanzia o processo! La cosa più shockante è che sia l'Unione Europea che Malta (che ne fa parte dal 2004) si spaccino come grandi difensori dei diritti umani...

Il documentario, della durata di 20 minuti circa, è disponibile anche in dvd. E' stato creato principalmente per raccontare la realtà dell'immigrazione a chi non la conosce, per poter informare ed essere divulgato il più possibile. Almeno, questo è il sogno dei suoi autori, e il desiderio con cui l'hanno creato.


Per i mezzi di informazione o quasiasi altro ente che sia interessato a trasmetterlo, basta mandare un'email al blog o lasciare un commento al post: vi metterò in contatto con gli autori al più presto! Il video è ovviamente disponibile anche su Youtube: siete liberi di usarlo, a patto di citare gli autori e linkare questa pagina o quella di Youtube da cui proviene.
Buona visione!

Le Croci di Malta - Parte 1



Le Croci di Malta - Parte 2



Le Croci di Malta - Parte 3



Se vi è piaciuto, fatemelo sapere! Gli autori passano di qua ogni tanto, e gli girerò i commenti... :)

Il parco delle libertà...

...dove tutto però è vietato!


Accade a Camposampiero, in provincia di Padova. Tra i vari divieti del nuovo "Parco della Libertà" anche quello di usare un linguaggio volgare ed offensivo, il divieto di usare modelli radiocomandati o quello di ripararsi sotto le piante in caso di maltempo. Non si sa chi abbia scelto il nome, ma è sicuramente un genio... :)

Tnks to "Il Mattino di Padova" (e chi se nò?)

mercoledì 20 agosto 2008

Parallelismi

Pechino 2008: lancio del giavellotto


Kabul 2008, lancio del mortaio.


Stesso anno, due mondi completamente diversi.
Da una parte si vive, dall'altra si muore.

Il "volto umano" dei ghisa milanesi. Ovvero: pregate che non vi spacchino il finestrino sotto casa...

Ore 13:30, scatta la pausa pranzo e veado a mangiare a casa. Passo per via Pecchio, e la via è come al solito costeggiata dalle macchine parcheggiate.

Alle 14:30 ritorno verso la redazione. Sorpresa! Nella stessa via una delle macchine parcheggiate prima intonse ha il finestrino anteriore spaccato, e per terra è pieno di cocci. Poco più in là, e circa 20 metri vedo un vigile intento (manco a dirlo) a fare multe alle auto in sosta e decido di fargli vedere la cosa

"Guardi, la macchina più avanti ha un finetrino spaccato: non so se gli abbiano rubato dentro, ma le conviene andare a vedere: magari qualcuno ha anche visto che è stato".

Lui impassibile mi guarda, scuote il capo e risponde: "Guardi, sarà il proprietario a denunciare la cosa: io non ci posso fare niente".

"Ma magari con i negozi aperti nella strada (due bar, una panetteria, un negozio di scarpe ed una cartoleria in una strada di massimo 200 metri) qualcuno ha visto chi è stato..."
"No guardi, io devo stare qui, non posso far nulla...".
E impassibile imbraccia il blocchetto e continua a scrivere sul cofano della macchina in sosta.

Alla faccia del lato umano della polizia! E quanto gli costava andare a vedere? Che magari qualcuno 'sto ladro l'aveva visto davvero...

Ps curioso ma che non c'entra nulla: sul sito di CronacaQui di oggi si parla manco a dirlo dell'emergenza sicurezza e del caso dell'albanese a cui hanno sparato a Milano ieri, con in bella mostra una foto di una mano che imbraccia una Beretta P92, che potete vedere qui sotto.

Ma...guardate bene: E' FINTA!!!!! Si vede benissimo che hanno fatto la foto ad una pistola giocattolo: davanti sono in bella vista le giunture dei due pezzi di plastica del corpo!!!!!!

Va bene che sono le più usate nelle rapine, però francamente mi pare un po' esagerato... :)

Via Bramante: meglio prima o dopo?

Non so voi, ma io lo preferivo prima.


Nella foto: il muro di via Bramante ripulito recentemente dall'Amsa. Sopra come appare oggi, tutto marrone; sotto, col murales dedicato a Carlo Giuliani dai frequentatori dei centri sociali milanesi.

martedì 19 agosto 2008

Tutte le gare olimpiche in diretta streaming nel blog! Ora anche per Firefox!

Per quelli che arrivano sul blog per guardare le olimpiadi in live-streaming (non capite di cosa parlo? Qui sul blog ci sono 9 schermi in costante diretta streaming su tutte le gare olimpiche per voi... provateli!) con Firefox: ho risolto il piccolo problema che impediva la visione degli schermi!

Basta scaricare il plugin adatto qui, per poter usare Windows Media Player anche col browser del volpino! ( In teoria dovrebbe essere automatico, ma a me andava solo in manuale e finiva per non trovarlo mai: non so a voi...)


Detto questo, se avete altri problemi fatemi sapere...

Per tutti quelli invece che dicono che tutti gli schermi in una pagina sovraccaricano il sistema, si accettano suggerimenti per risolvere l'inconveniente... Pensavo a dividere gli schermi in post vecchi e separarli a due a due, ma senza un calendario poi penso sarebbe molto più scomodo da consultare...o no?

Fatemi sapere che ne pensate, o se avete altre idee! Il sottoscritto accetta sempre di buon grado i suggerimenti interessanti....

E' che 'un lasciate un mezzo commento che mai...e come fò io a sapere se tutto funziona me deve o no?!?

lunedì 18 agosto 2008

Fantasmi a Milano

Stavo cercando informazioni per un pezzo sui luoghi nascosti e dimenticati di Milano, quando hanno cominciato a saltarmi tra le mani storie di fantasmi di ogni tipo... A me piace leggerle ogni tanto, per cui le ho raccolte tutte qui per condividerle con voi: devo dire che non pensavo fossero così tanti i racconti di spettri meneghini...
Beh, bando alle ciance: per rimediare alla calura estiva niente di meglio che un brividino freddo giù per la schiena... Sciuri e sciure...fantasmi a Milano!

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Si dice che al teatro della Scala compaia spesso la Callas che vorrebbe vendicarsi d’essere stata lì fischiata durante una delle sue ultime rappresentazioni, mentre Bernarda Visconti, figlia di quel bel tipino che era Bernabò, si aggira nel chiostro di Santa Redegonda: colpevole d’adulterio fu imprigionata dal dolce papà e lasciata morire di fame.
Gianni Caproni, che cerca inutilmente la sua scomparsa officina d’aerei.


Nel Parco Sempione sino agli anni ’50 compariva una misteriosa e fascinosa signora vestita e velata di nero che adescava i passanti; portava il sedotto in una splendida casa che appariva all’improvviso nel parco, e poi si toglieva il velo svelando un teschio dal sorriso civettuolo.


In via Paolo Sarpi vaga un monaco scarmigliato che urla invettive feroci contro la corruzione della società: se però qualcuno si ferma ad ascoltarlo, lui timidone svanisce.


In via Mecenate si vede talvolta la figura di un robusto signore in antiquato giubbotto di pelle; sembra si tratti di



In piazza Santo Stefano, in un loco ameno quale la cappella brulicante ossa umane chiamata “San Bernardino dei Morti” ovviamente non può mancare un fantasma; lo scheletro di una bimba, probabilmente la più giovane del mucchio, che la notte del 2 novembre si disincastra dal cumulo dei suoi simili posto alla sinistra dell’altare, mettendosi a capo di una lunga processione scatenata di scheletri danzanti.  


Vi è poi lo spettro di Carlina di Schignano; il giorno che sposò il suo Renzino vestiva completamente di nero, come fosse in lutto: stratagemma questo usato dalle fanciulle del paese per tenere nascoste le nozze ed evitare quindi d’esser sottoposte allo “jus primae noctis” del feudatario locale.


In realtà Carlina aveva già concesso ad un altro quel diritto, rimanendo incinta; e sposando Renzino sperava di spacciargli quel figlio per suo. I due sposi andarono in viaggio di nozze a Milano, e da perfetti turisti salirono sul tetto del Duomo; era un freddo autunno avvolto di nebbia.Carlina, circondata da tutte quelle statue di draghi e mostri che parevano guardarla furenti per il suo inganno, in preda ai sensi di colpa si buttò di sotto; il marito vide il corpo cadere, ma arrivato in piazza non lo trovò. Non fu mai trovato. In compenso oggi Carlina vestita di nero dicono appaia nelle foto scattate agli sposi che escono dal Duomo.


Nella strettissima via Bagnera infine si avverte talvolta un misterioso soffio d’aria gelida; pare si tratti della “presenza” del muratore Antonio Boggia che dal 1849 al 1859 ammazzò quattro persone , murandole poi tagliate a pezzi nel magazzino che aveva in quella strada; la sua fu l’ultima impiccagione che avvenne a Milano, in uno slargo tra porta Vigentina e porta Ludovica, il 6 aprile 1862.
La testa del “Mostro di Via Bagnera” venne analizzata dal Lombroso, che ne fece l’archetipo di “fisionomia tipica dell’assassino”.

Gli appassionati d’arte invece presso la Pinacoteca Ambrosiana potrebbero imbattersi nell’ammaliante spettro di Lucrezia Borgia che vagherebbe per le sale della pinacoteca milanese, precisamente durante la notte dei morti, alla ricerca della famosa teca con i suoi capelli che in vita donò a Pietro Bembo. Essa si preoccuperebbe di lavarli e pettinarli. Ciò starebbe a spiegare la lucentezza della ciocca bionda inalterata fino ai giorni nostri.

E pure alla Pinacoteca di Brera le cose non sono diverse: le telecamere del museo sono le testimoni di una delle più straordinarie apparizioni spettrali di Milano. Era la notte di San Giovanni di alcuni anni fa’ e il circuito interno di videosorveglianza riprese una misteriosa figura femminile fuoriuscire dalla “Ninfa dei boschi”, dipinto risalente al XII secolo e attribuito a Bernardino Luini. La donna, completamente nuda e avvolta da strani bagliori, indicò il quadro dal quale era uscita e poi svanì. Successivamente si procedette all’esame dell’opera d’arte attraverso i raggi x. Sotto l’attuale dipinto fu scoperto un altro soggetto ben più inquietante dell’ apparizione stessa: un prato con al centro un oggetto non identificato, simile a un disco, e alcune figure umanoidi con quattro braccia. Dopo l’analisi il dipinto stranamente fu ritirato e mai più esposto al pubblico.

Arriviamo infine al Castello Sforzesco, vero tripudio di apparizioni, una sorta di rendevouz delle anime inquiete.
Il tour comincia dalla torre quadrata dove Bona di Savoia piangerebbe ancora la morte dei propria amati. Il fantasma di Ludovico il Moro tenterebbe ancora la fuga dai suoi nemici verso il Parco Sempione nei pressi della Ponticella del Duca. Accanto alla fontanella dei leoni non è difficile scorgere lo spirito dell’infelice Bianca Sforza, intenta a intrecciare funeree ghirlande di rovi, ricordando la prima notte di nozze in cui morì tra le braccia del marito Galeazzo Sanseverino.

All’appello fantasmatico non mancherebbe Isabella d’Aragona, intenta a cercare il veleno per sterminare gli Sforza e ancora la sfortunata Beatrice d’Este, morta per emorragia dopo aver dato alla luce un figlio morto.
Nella notte dei morti si materializzerebbe il terrificante fantasma di Bianca Scappardone Visconti che quì fu decapitata nel 1526. La nobildonna infatti aveva spinto uno dei suo tanti amanti, Pietro Cardona, ad ucciderne un altro che aveva umiliato in pubblico la donna parlando di una voglia dalla strana forma. Costui si chiamava Ardizzino Valperga e il suo sangue, raccolto in un’anfora, fu donato come pegno d’amore da Pietro a Bianca. Lo spettro della donna apparirebbe nell’atto di bere il sangue dall’anfora e dopodiché la sua testa si staccherebbe dal collo per rotolare lontano".

Le sorprese però non sono ancora finite: stavolta non si tratta di fantasmi in città, ma di (pezzi di) città fantasma. La più vasta cavità artificiale esistente sotto Milano, dimenticata ormai dai più, si troverebbe nientemeno che sotto la Stazione Centrale. L'ambiente comprenderebbe un cinema, un ricovero antiaereo per qualche migliaio di persone, ed altri ambienti ancora inesplorati di cui si è persa memoria. Ad una profondità di circa 6 metri nel sottosuolo esiste una sorta di stazione gemella, similare a quella che noi vediamo alla luce del sole, ed anche sotto gli stessi binari ne esistono di speculari, tristemente noti per l'uso che ne fecero i nazisti durante la seconda guerra mondiale (vedi la storia del famigerato binario 21).

Un assaggio dell'ignoto nascosto lì sotto si può avere attraversando i sottopassaggi di Via Tonale: qui si aprono delle grandi aperture, attraversate da condutture varie che correndo per centinaia di metri scompaiono poi nel sottosuolo. Uno speleologo sostiene anche di aver individuato, durante un suo sopralluogo, anche un passaggio che permetteva ai clienti del prestigioso Hotel Gallia di arrivare direttamente alla stazione attraverso una sorta di passaggio segreto.

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Niente male eh? Se trovate informazioni sui fantomatici sotterranei della Stazione Centrale fatemi sapere! Ho in programma un pezzo proprio su quello, e prometto citazione nell'articolo... :)

Ps: a quanto mi hanno segnalato una parte del pezzo viene dal blog "Placida Signora": vista la segnalazione dell'autore, riporto doverosamente il link, raggiungibile cliccando qui.