lunedì 11 agosto 2008

Anteprima del Giorno: I Navigli milanesi in mano ai ladri

Solita anteprima per i lettori del blog: dal "Giorno" di domani...

I NAVIGLI IN MANO AI LADRI: COLPITI CASE E NEGOZI
Probabilmente professionisti del settore, che salutano chi li vede all'opera e non hanno paura di telecamere e polizia.

di ALESSANDRO GIGANTE
— MILANO —

UN QUARTIERE in ostaggio di furti, rapine ed ogni altro genere di spaccate notturne, dove i ladri rispondono salutando con la mano a chi li vede dalle finestre e chiama la polizia. Un quartiere "dimenticato" dallo schieramento di soldati avvenuto pochi giorni fa in città, che ha paura di uscire di casa la sera, ma anche di rimanerci di notte perchè dopo le due, quando le vie diventano terra di nessuno, tutto può accadere. Un quartiere che non è come si potrebbe pensare nelle periferie più degradate, ma quasi nel centro della movida nottura cittadina: si tratta dei Navigli, e la loro punta sud attorno alle colonne di San Lorenzo.


L’ULTIMO BILANCIO della zona parla di più di 10 episodi tra furti in appartamento, rapine e scassi solo negli ultimi due mesi, come racconta Antonella Carboni, la titolare del negozio di Abbigliamento "Il Salotto 1" di via Urbano III. «Il mio negozio è stato rapinato mercoledì, attorno alle 5 del mattino. Sono entrati scassinando la porta davanti, e fuggiti dopo aver fatto razzia dalla porta sul retro che dà sul cortile interno». Il portiere dello stabile li ha anche visti dal suo appartamento, ma nulla ha potuto fare. «Li ho visti uscire dal negozio con dei grossi sacchi in mano, e gli ho chiesto cosa stessero facendo - racconta Fernando, il portiere dello Sri Lanka -. Uno di loro mi ha guardato e mi ha risposto candidamente: «Stiamo rubando. perchè, non si vede?». Ho chiamato la polizia, ma erano già fuggiti».


SONO LADRI sfrontati, professionisti probabilmente, che agiscono a colpo sicuro senza alcuna paura. Tutta la via, che misura si e no 200 metri di lunghezza, è stata visitata. A luglio hanno colpito al caffè "Ora Allegra", all’angolo di via Urbano III e via Carobbio,, portandosi via cassa e merce. Il giorno dopo al negozio di abbigliamento "Mornata", a 10 metri di distanza, con lo stesso copione.Sabato hanno scassinato la gelateria "Dolce Vita", esattamente davanti a "Mornata". La cassiera sudamericana fa vedere la saracinesca elettrica e la porta che i ladri hanno aperto. A parte un piccolo perno allentato, non c’è praticamente traccia di scasso. Esperti del mestiere, che hanno approfittato dell’unico giorno in cui il proprietario non è passato a prendere l’incasso.


MA I LADRI non si fermano solo ai negozi. «A luglio - racconta Antonella - una signora 80enne è stata narcotizzata in casa dai ladri che le hanno rubato quadri ed argenteria. Ed altri due appartamenti sono stati svaligiati in via Stampa». Sabato sera, per non farsi mancare nulla hanno clonato anche il bancomat delle Poste di via Urbano III. Per fortuna anche qui un custode li ha visti e ha avvisato la polizia evitando centinaia di truffe. «Domenica, quando sono andata a fare la denuncia del furto - racconta sempre la titolare del "Salotto" - mi sono trovata di fianco a una coppia che era appena stata rapinata di macchina, soldi e gioielli da due uomini entrati nella loro auto mentre parcheggiavano, armati di coltello. Ed era già giorno, le 10 di mattina».


«HO MANDATO un telegramma al presidente del consiglio Berlusconi alla sua casa in Sardegna - ha detto la Carboni - ed una lettera a Sindaco, Prefetto e Questore denunciando tutto questo. Non si può vivere così. Si parla di sicurezza, soldati, telecamere, ma qui non c’è nulla. Le strade sono sporche, e dobbiamo pulirle da noi perchè non passa nessuno. La polizia se ne va alle due quando chiudono i locali, e poi non si vede più. Passano solo per le multe, o come è successo ieri per misurarmi l’insegna del negozio per veder se devo pagare più tasse o no. Il sindaco non può pensare solo all’Expo, ma anche ai problemi di chi rende viva questa città ».Nell’attesa di risposte Antonella si prepara, come ogni sera da quel mercoledì, a barricare il negozio sbarrando le vetrine con due vecchi corrimano di metallo. «Quando tornerà il fabbro - dice - metterò la saracinesca anch’io».


Il fabbro è in ferie: i ladri invece,ai Navigli non si fermano mai.

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