lunedì 25 agosto 2008

Termoli: la municipale e l'ambulante trascinato nel portabagagli

...e ogni tanto ti giri e scopri che il tuo mondo sta diventando un posto assurdo.

Su Repubblica.it per esempio tornato dal mio giro per Ecopass scopro che sabato scorso (ma la notizia è balzata agli onori della cronaca oggi) a Termoli la polizia municipale, pur di fermare ed arrestare un pericolosissimo venditore ambulante immigrato (forse) clandestino, macchiatosi dell'unica colpa di spacciare dei "pericolosissimi" braccialetti per strada, ha dato veramente di matto.

Quando il venditore, una volta fermato, ha supplicato gli agenti di lasciarlo andare o almeno di restituirgli le sue cose, gli agenti l'hanno preso per il collo e trascinato schiena a terra per la strada, in mezzo alla gente intenta a passeggiare. Arrivati alla volante hanno fatto ancora di meglio: visto che il fastidioso nero piagnucolante ancora non voleva saperne di staccarsi dalle sue cose, la geniale pensata: "Insieme alla sua roba, infiliamo nel baule pure lui".

E, come documentano le foto, non si sono fatti pregare.

A fermare questa follia solo la gente intorno, che ha cominciato ad inveire contro gli agenti radunandosi attorno alla scena costringendo gli stessi a caricare il malcapitato in macchina e scappare di gran carriera.

Ce ne sarebbero tante, a questo punto, di cose da dire: se non valga la pena fermarsi un attimo a pensare se davvero il problema più grave dell'Italia sia un venditore ambulante che sceglie di vendere braccialetti anzichè mettersi sul serio a spacciare (dove penso guadagnerebbe molto di più); se quest'ossessione della "sicurezza a tutti i costi" che ci arriva da tutti i mass media, governi e sindaci non ci abbia coinvolti un po' troppo, fino a farci sragionare e perdere il contatto con la realtà; se non sia un buon segnale tutto sommato che per una volta sia stata la gente comune a "svegliarsi" tentando di aiutare in qualche modo questo poveretto, anzichè far spallucce ed ignorare la cosa come troppo spesso capita.

Ma preferisco postare qui sotto la lettera di una signora come tante: una cittadina qualunque di Termoli, che la mattina dopo il fatto prende carta e penna e scrive una lettera ad un giornale della sua città, per denunciare tutto e dire: "Io non chiudo gli occhi".. Dentro c'è l'indignazione, la rabbia e la tristezza di chi si vergogna per la propria città, sentendosi come straniera in un Paese che non riconosce più.

Spero solo che in tanti, leggendola, si riconoscano nelle sua parole. Allora, sia per me che per lei, questa Italia sarà davvera più confortevole e "sicura". Se non altro, di essere ancora umana.

Termoli. 23 agosto, Sagra del Pesce, l'estate termolese si sta chiudendo, allegria, confusione... .e violenza. Mio figlio 18enne rientra verso l'una stanotte, sconvolto dalla brutalità assurda cui ha assistito nel centro della nostra cittadina. La polizia ferma un venditore ambulante, lo trova senza licenza di vendita, lo arresta e, poichè non vuole lasciare la sua merce e si aggrappa alle sue povere cose, lo trascina malmenandolo in mezzo alla strada fino alla macchina e lo carica nel portabagagli!

Si radunano più di cento persone che protestano per questa inutile brutalità, e mio figlio riferisce che per pochissimo si è evitata la rissa, probabilmente perchè le forze dell'ordine, fiere di aver bloccato un criminale così pericoloso, sono ripartite a tuttà velocità.

Ho faticato ad addormentarmi, con questa scena ingiustificabile negli occhi, e mi sono sentita piena di vergogna per la polizia della mia città, che non sapevo così stupidamente brutale, per questa società che si accanisce con gli stranieri e i diversi, per la morte evidente dei valori di tolleranza e solidarietà nei quali larga parte della mia generazione è cresciuta. Davvero il pericolo più grave e il rischio più grande per l'ordine pubblico per la mia città in questo periodo sono i venbitori abusivi? E quand'anche fosse così, non c'è altro modo per arginare il pericolo che picchiare e portare via una persona come fosse una cosa vecchia o una carcassa di animale, chiuso in un portabagagli.

Mi rallegra solo pensare che le persone presenti abbiano avvertito la stupida cattiveria dell'accaduto e abbiano protestato, e posso solo rallegrarmi di non essere stata presente, perchè probabilmente avrei rischiato anch'io l'arresto.

Resta la tristezza per un episodio purtroppo in sintonia con il clima del nostro paese, con la caccia allo straniero, con la giustificazione a priori della violenza, e resta un grande sgomento nel vedere che Termoli si sta mettendo in linea con un'Italia nella quale sono io a sentirmi straniera. Non credo sia mai successo niente di simile nei 25 anni che ho vissuto qui.

Vorrei che pubblicaste questo piccolo sfogo,e magari apriste un sondaggio fra i vostri tanti lettori; mi piacerebbe sapere che non sono la sola a provare indignazione e pena per fatti come questo. Grazie dell'attenzione.

Marcella Stumpo.

Per chi volesse saperne di più, qui trovate il link a Primonumero.it, il giornale web che per primo si è occupato della cosa e dove trovate oltre ad altre foto dell'accaduto anche la versione originale della lettera postata sopra.

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Upgrade: il Comune di Termoli ha inviato una nota in cui si spiega che il sindaco Vincenzo Greco ha chiesto al responsabile della Polizia Municipale una relazione dettagliata sull’accaduto, sostenendo che «dalle prime verifiche risulta che il venditore ambulante, proveniente dal Bangladesh e residente a Roma, non è mai stato picchiato né trascinato o chiuso nel bagagliaio dell'automobile di servizio della Polizia Municipale.

L'uomo, a quanto risulta dai primi rapporti, sarebbe scivolato sulla strada mentre cercava di fuggire dai controlli degli agenti, e sarebbe rimasto deliberatamente a terra, attirando l'attenzione dei passanti con urla e lamenti e aggrappandosi con le mani alla cassetta contenente la merce che stava vendendo, opponendo perciò resistenza alla confisca, operata dai Vigili Urbani dopo aver verificato che il venditore ambulante non era in possesso della licenza di vendita».

«Gli agenti della polizia locale» prosegue la nota del Comune «hanno quindi tentato di riporre nel bagagliaio dell'auto di servizio la cassetta della merce confiscata mentre il venditore ambulante restava aggrappato alla stessa. Durante questa operazione, i vigili urbani non hanno mai usato violenza ai danni del cittadino del Bangladesh, né tantomeno hanno cercato di introdurlo con la forza nel bagagliaio dell'automobile di servizio».

Numerosi testimoni presenti alla scena hanno già smentito la ricostruzione della polizia, ma a vedere dalle foto sembra che il dibattito su chi abbia ragione e chi no sia destinato a finire molto presto... Secondo voi? :)

3 commenti:

Gianluca Scamperti ha detto...

Ma a nessuno è passato per la mente che magari quell'ambulante abbia fatto resistenza ai vigili, ed ecco perché l'hanno trascinato a forza verso la loro auto?
E poi dopo le tante aggressioni che questi clandestini fanno verso tutti, compresi i vigili, penso proprio che un po di linea dura ci stia tutta.
La gente invece di andare contro i vigili, pensi a linciare i clandestini che rubano i bambini in giro, che stuprano, che uccidono ogni giorno qualcuno nelle strade e che violentano e aggrediscono famiglie nelle proprie abitazioni.
Noi Italiani siamo buoni a prendercela solo con chi cerca di lavorare per noi, e non abbiamo il coraggio di prendercela con i veri criminali, ansi, li difendiamo.
Ma a questa gente dovrebbero accadere le tragedie che ormai sono di casa in molte nostre famiglie.

Gig ha detto...

...il punto è che se leggi le dichiarazioni dei testimoni presenti ( e guardi anche le foto) pare che l'ambulante non abbia tentato di porre alcuna resistenza VERSO i poliziotti, ma sia solo rimasto attaccato alla sua merce per impedire che gli fosse portata via...

La questione, almeno secondo me, è che la reazione per questa volta è stata davvero sproporzionata.
Dici che tanti clandestini aggrediscono i vigili. E' vero, a volte in una minoranza dei casi succede. Ma ricordati che balzerà sempre di più agli onori della cronaca il caso di una resistenza all'arresto, che altri mille in cui questo non accade.

La reazione è sproporzionata anche per un altro motivo. Tu citi gli immigrati che "rubano i bambini in giro, che stuprano, che uccidono ogni giorno qualcuno nelle strade e che violentano e aggrediscono famiglie nelle proprie abitazioni". (PS: fossero solo gli immigrati a farlO...ma purtroppo a volte ci mettiamo anche noi italiani con eguali risultati.
Ma questo non lo era affatto! Poteva anche essere clandestino, ma viveva (o cercava di farlo) semplicemente vendendo collanine ai turisti! Poteva spacciare, rubare o trovare altri mille modi di guadagnare quei soldi, ma ha scelto di provarci nel modo meno disonesto possibile! Perdonami, ma non lo riconosco nel ritratto dei tuoi "assassini da perseguire"...

Rubo un'altra parte del tuo discorso infine ( "Noi Italiani siamo buoni a prendercela solo con chi cerca di lavorare per noi, e non abbiamo il coraggio di prendercela con i veri criminali, ansi, li difendiamo") per farti notare un'ultima cosa: ci sono un sacco di clandestini che lavorano per noi, sia per me che per te che per mille altre persone. Sono quelli che ti fanno arrivare i pomodori in tavola raccogliendoli nei campi come tu non faresti; quelli che ti costruiscono la casa come nè tu nè io faremmo; quelli che ti fanno arrivare il latte in tavola la mattina portando i capi a pascolare, come si è "scoperto" adesso a Roma. Sono in Italia perchè qualcuno li cerca, ma a differenza di noi tuto quello che guadagnano è sfruttamento. Infileresti anche questi tra i tuoi "assassini"?

Ti ringrazio del commento Gianluca, perchè mi ha dato modo di dire queste cose... Se ripasserai di qua dimmi che nne pensi delle mie parole: ne sarò felice!

A presto!

Gig:)

Gianluca Scamperti ha detto...

Ciao gig, contraccambio il piacere, io rispetto il pensiero di tutti e preferisco una sana e cordiale discussione all'ipocrisia.
Ora non so se i vigili abbiano veramente esagerato, però pur concordando sul fatto che se non ce n'è bisogno non si deve eccedere nella violenza; allo stesso tempo anche se quel ragazzo non stava facendo del male a nessuno, ci sono delle leggi, che noi rispettiamo, e è giusto che tutti, anche i più disperati devono rispettare.
Riguardo agli altri crimini, di cui ovviamente non si era fatto carico quel ragazzo, è ovvio a tutti ormai, che ci sono alcuni cittadini di determinate nazioni, che sono più propensi alla violenza, inutile ma puntualizzo che si parla di Albanesi e Romeni.
Sono meno di noi, ma si macchiano della maggior parte dei crimini che avvengono nel nostro paese, e non è da sottovalutare la crudeltà.
Solo per citare un ultimo caso, ti dico quello della coppia Olandese. Un italiano o un cittadino di un paese un po più civile, avrebbe potuto cmq commettere il furto, magari anche lo stupro. Ma mi sai dire quale bestia spezza un braccio ad una donna, gli rompe la mascella, gli spacca tutti i denti a bastonate e poi, come se nulla fosse la violenta?
Quindi, non facciamo di tutta un'erba un fascio, ma le leggi vanno rispettate da tutti, e per colpa di alcune bestie, servono leggi e sistemi più ferrei.
Mi scuso per la parola bestia, perché le bestie potrebbero rimanere offese per averle avvicinate a tali soggetti.