venerdì 26 febbraio 2010

Mills: colpevole per la Cassazione, ma per Tg1 e Libero è addirittura assolto!

La Corte di Cassazione ha stabilito con la sentenza di ieri che l’avvocato inglese David Mills si è reso colpevole di corruzione in atti giudiziari, per il processo “All Iberian” che vide coinvolto anche il premier Berlusconi. Al contempo ha precisato che, essendosi il fatto consumato nel 1999 e non nel 2000 come precedentemente stabilito dalla sentenza di secondo grado, il reato può essere prescritto.

Prescritto, attenzione, non assolto! Le due cose sono diverse! E lo conferma il fatto che Mills dovrà pagare un risarcimento alla presidenza del Consiglio dei ministri per un importo di 250mila euro

Eppure, ascoltando il Tg1 di Minzolini, Mills sarebbe addirittura innocente e assolto dalla sentenza della Cassazione!






L’edizione delle 13:30 di oggi si è aperta con la notizia “dell’assoluzione” dell’avvocato inglese, subito ripresa dal conduttore, Paolo Di Giannantonio, che annuncia il servizio parlando di reazioni politiche alla “sentenza di assoluzione”.

Il meglio della disinformazione però è offerto da “Il Giornale” e da “Libero” che, come tutti i principali quotidiani, dedicano al caso-Mills la prima pagina.

Per il quotidiano di Vittorio Feltri, quella di ieri è una “vittoria di Berlusconi”, mentre “Libero”, diretto da Maurizio Belpietro, titola “Silvio assolto”. “Il Resto del Carlino”, invece, si accontenta di spiegare che “la bomba Mills non c’è più”.

Il fatto che poi alla fine Mills sia stato giudicato corrotto (cosa che presuppone la figura di un corruttore...) non pare interessare più a nessuno, come d'altra parte era già accaduto in passato.

Torna alla mente infatti il caso storico di Giulio Andreotti: mentre veniva scagionato da tutte le accuse che lo legavano alla mafia, a nessuno venne in mente di leggere la sentenza che spiegava come il senatore a vita fosse responsabile del reato di associazione a delinquere, prescritto, fino al 1980, cioè prima che, nel 1982, fosse introdotto, grazie a una legge del deputato comunista Pio La Torre ucciso dalla mafia, il reato di associazione mafiosa.

Oltre che alla grave disinformazione che si fa verso gli italiani, a me viene da pensare anche un'altra cosa. Se all'esame di giornalismo avessi scritto che un imputato condannato con il reato caduto in prescrizione è da considerarsi assolto, sarei stato bocciato il minuto successivo. Ma vogliamo scommettere che a Minzolini invece non accadrà niente?

giovedì 25 febbraio 2010

La campagna elettorale a tempo di musica: dopo le suonerie di Formigoni arriva la risponderia telefonica leghista!

Il rapporto tra musica e politica è ormai collaudato da tempo, e ha visto più di una figura istituzionale trasformarsi in improvvisato menestrello per il piacere delle folle. In principio fu Mariano Apicella, che con Silvio introdusse la musica in politica.

Poi fu il turno di Andrea Vantini, creatore dell'inno del Pdl "Meno male che Silvio c'è", e del comitato per il nobel per la pace a Silvio Berlusconi che creò la fantastica strenna "La pace può" (
Musica del maestro Pino di Pietro, Testo di Loriana Lana, cantanti Loriana Lana ed il tenore Sergio Panajia): due pietre miliari della canzone italiana d'autore. Dopo codeste performance sull'italico pentagramma, ci si poteva anche fermare un attimo. Ma la via ormai era aperta, e si doveva percorrerla.

Infatti dopo Loriana Lana fu il turno di Roberto Formigoni, candidato per la terza volta alla carica di governatore della regione Lombardia, di unire ancora musica e politica inventando le sue celeberrime suonerie per telefonini del genere tra gli altri genere "Hard rock", "Country rock", "Coutry blues" e "Rap".


Poteva bastare a questo punto, direte voi.
Cos'altro potevano inventarsi?

Ma come sempre la realtà è riuscita a superare la fantasia, grazie non più al Pdl ma alla verve padana di un esponente della Lega Nord pavese.

L'ultimo capitolo della saga "musica e politica" l'ha infatti firmato il candidato consigliere regionale della Lega Nord Angelo Ciocca. Non pago di aver creato anche lui il suo inno personale (ascoltabile semplicemente entrando sul suo sito web a casse accese) e le suonerie stile Formigoni, il candidato leghista è riuscito nella titanica impresa di superare anche tutti gli illustri predecessori!


Oltre a mettere a disposizione del pubblico le melodie per i telefonini come già il governatore lumbàrd, il vulcanico Ciocca infatti si è anche inventato LA RISPONDERIA TELEFONICA!!!!


Le tariffe nazional popolari (perchè questa si paga, al contrario degli mp3)
le troviamo sul sito www.angelociocca.it : "Se vuoi la RISPONDERIA invia un messaggio con scritto "CIOCCA" al 49922 (TIM, gratis per 30 gg a seguire 1euro/mese) o 48001 (WIND, 2 euro per scaricare, a seguire 0,5 euro/mese)" .

Chi si sarà
mai scaricato codesto gadget? Quale sarà la prossima invenzione?!? Formigoni e Ciocca batteranno Arisa e Cristicchi nella classifica dei download sul web?

La risposta nelle prossime puntate (dopo il breve stacchetto telefonico)....

Astenersi perditempo (e persone intelligenti)


...poi ci sono cose come queste che ti fanno veramente girare i "cabbasisi" (come direbbe Montalbano), perchè oltre al danno qui ci mettono pure la beffa, e bella pesante.

Perchè voi quanti "perditempo" conoscete che sarebbero disposti a perdere le loro giornate lavorando completamente gratis?!?


Per chi non riesce a vedere l'immagine trascrivo il testo dell'
annuncio qui sotto:


Prestigioso quotidiano online (Testata giornalistica nazionale registrata, tra le principali fonti di Google News) , ricerca per STAGE NON RETRIBUITO aspiranti giornalisti desiderosi di iniziare o approfondire la propria esperienza professionale a supporto della redazione. I candidati selezionati saranno inseriti nei turni di redazione per la scrittura di notizie in tempo reale (cronaca, politica, esteri, cultura, spettacolo, sport, gossip) e per la realizzazione di interviste. Si offre grande visibilità, crescita professionale. Sono garantite ottima visibilità in un ambiente redazionale aperto e stimolante.

Per lo stage NON E' PREVISTO COMPENSO, NE' RIMBORSO SPESE.

Astenersi perditempo.


...se invece voi volete perdere un po' di tempo per dirmi cosa ne pensate di questa cosa o segnalare casi simili, lo spazio commenti è tutto per voi!

mercoledì 24 febbraio 2010

Roberto, (davvero) uno di noi


"Stando a quello che si è potuto capire, poi, anche il presidente Formigoni, che l’ha incontrata ieri per la prima volta, ne sarebbe stato bene impressionato*".


Formigoni, uno di noi.

* dall'
articolo di Corriere.it sulla probabile candidatura alle regionali di Nicole Minetti, (nella foto) igienista dentale del premier Berlusconi, nel listino bloccato del Pdl lombardo.

Roberto, uno di noi. Che si fa le suonerie per i cellulari come noi, rappa come manco Eminem, 2Pac e Dr. DRE messi insieme come facciamo noi in doccia, gioca a palle di neve come noi, va in bicicletta come noi (salvo la troupe televisiva al fianco, che a noi manca, assieme alle strade sgombre dal traffico e dagli automobilisti impazziti che smadonnano a colpi di clacson) e fa tanto, tanto altro proprio come noi.

Quasi un peccato che secondo la legge sia ineleggibile come Governatore della Lombardia per la terza volta consecutiva.

Chissà cosa altro avrebbe potuto inventare.

martedì 23 febbraio 2010

"L'oppio dei popoli"


(vecchia, ma sempre attuale! Sarà la campagna elettorale, ma mi sto veramente rincoglionendo... Farò di tutto per tornare serio al più presto, I promise!)

Dimenticanze




Qualcuno si è ricordato di avvisare quelli del PD (o almeno chi gestisce il loro sito) che la Binetti ora è passata con l'UDC? Pare di no....

Rimpianto o svista?!?

Affissioni abusive? Le attaccano i bambini! La denuncia di Italiafutura

Dal sito di Italiafutura, "Un manifesto di illegalità". L'ennesima denuncia di uno scempio (l'affissione abusiva, che oggi dovrebbe essere condonata in Parlamento anche per queste elezioni con l'approvazione del decreto Milleproproghe) che stavolte però ne contiene un altro forse ancora peggiore (l'uso dei bambini nelle campagne di attacchinaggio, in barba a qualsiasi convenzione contro il lavoro minorile).

Mentre sui muri i manifesti (abusivi e non) continuano a dirci sorridenti che va tutto bene e che non c'è problema, e che i nostri diritti sono al sicuro nelle loro mani.

E' solo nelle nostre che non è rimasto niente.

UN MANIFESTO DI ILLEGALITA'

Domani la Camera dei deputati voterà il decreto milleproroghe, e con esso la postilla tempestivamente inserita per il condono dei manifesti abusivi, la piaga che a ogni scadenza elettorale flagella le nostre città: i partiti, anziché venire multati per il danno effettivo, potranno pagare 1.500 euro forfettari per ogni provincia imbrattata. Tutto fa credere che il provvedimento passerà e che neanche quest'anno i muri, le piazze e la bellezza delle nostre città potranno salvarsi.

La degenerazione di questa pratica non è distante dai fatti che stanno occupando la cronaca degli ultimi giorni: quando si allargano le maglie delle regole per lasciare i partiti liberi di occupare tutti gli spazi della società, è lì che si varca la soglia della legalità.

E' per questo che Italia Futura ha deciso di pubblicare la fotografia scattata da una nostra collaboratrice (Giulia Innocenzi) su una via di Roma tutt'altro che degradata (viale Parioli) e tra l'altro in un orario di punta (le due del pomeriggio).

La fotografia ritrae un bambino, probabilmente rom, mentre attacca un manifesto elettorale munito di scopettone e secchiello con la colla. All'autrice della fotografia non è stato consentito un altro scatto, perché nel giro di pochi istanti due uomini dal fare minaccioso le hanno intimato di andarsene. Ma la fotografia e il manifesto sono stati poi portati al commissariato di Ponte Milvio per la segnalazione alla questura di Roma.

Sono poche le speranze che fanno credere che domani la Camera si pronunci contro il condono. Tuttavia, il rischio reale scatta nel momento in cui i cittadini smettono di indignarsi e si trasformano da controllori sui propri eletti a controllati. Probabilmente il Partito dei pensionati, il cui manifesto elettorale è stato appeso da un bambino, è totalmente ignaro dei metodi utilizzati dall'azienda cui si è rivolto per l'attacchinaggio. Saranno le autorità competenti a doverne accertare l'eventuale responsabilità. Ma è proprio questo il problema che sta vivendo la politica oggi: tanti sono gli spazi occupati e tanti altri sono quelli che si vorrebbero occupare. Il modo più veloce e diretto per farlo diventa quindi abbassare la guardia sul rispetto delle regole e sulla manifestazione dell'etica nel proprio operato, finendo spesso per razzolare assai diversamente da ciò che si predica.

Capita così che possa andarci di mezzo un bambino. Davanti ad un episodio del genere occorrerebbe fare tutti un passo indietro e riappropriarsi del valore stesso della politica: un servizio per il miglioramento della vita dei cittadini, e non un dazio che questi devono pagare per la normale prosecuzione delle proprie attività quotidiane. O addirittura, come nel caso del bambino, la cessione della propria infanzia a beneficio di chi, invece, dovrebbe esserne il primo guardiano.

lunedì 22 febbraio 2010

Colpo di Stato in Niger: il retroscena dalle pagine di "Bilal" di Fabrizio Gatti

18 febbraio 2010: colpo di stato in Niger. I militari depongono il presidente Mamadou Tandja, insieme a tutti i membri del Governo, e prendono il controllo nella regione.

7 ottobre 2007: Fabrizio Gatti, giornalista di Repubblica, pubblica "Bilal". Nel libro descrive il mercato degli schiavi moderni che ha visto coi suoi occhi, dapprima condividendo con loro il viaggio in terra d'Africa per arrivare in Libia e più tardi facendosi richiudere nel centro di permanenza temporanea di Lampedusa con la falsa identità del clandestino curdo Bilal.

Quando ho letto del colpo di stato in Niger dello scorso 18 febbraio mi è tornato alla mente un pezzo di quel libro: leggendolo, si capisce che ciò che è successo non più di 4 giorni fa in teoria lo si poteva già prevedere da mesi. E si capisce anche che - se non si fa qualcosa per cambiare la situazione - questo colpo di stato in Africa probabilmente sarà solo il primo di una lunga serie, in parte dipendenti anche dalla politica del nostro Paese (ma qui, per chi volesse saperne di più il consiglio è di comprarsi subito il libro e leggerselo tutto. Non ve ne pentirete!).

"Bilal", Biblioteca Universale Rizzoli, pagina 195:

Lungo i 2040 km tra la capitale del Niger ed il confine libico i posti di controllo sono dunque 12. Significa che da Niamey a Madama ogni immigrato viene rapinato almeno 12 volte. Ogni volta soldati o poliziotti chiedono 10.000 franchi. L’equivalente di 12 euro e e quaranta centesimi. Spesso si accontentano di 5.000 franchi. Ma se nelle perquisizioni e nei pestaggi trovano di più, si tengono tutto.

La somma appare subito nella sua follia. Superare il Sahara può rendere in estorsioni tra i 60.000 e i 100.000 franchi a persona. Sono più o meno 150 euro. Più il costo del trasporto: i 15.000 franchi per raggiungere Agadez e i 45mila per arrivare in Libia in camion. Centocinquanta euro da moltiplicare per le 15mila persone in viaggio ogni mese. Ed è soltanto il totale dell’affare in Niger. Guadagno pulito. Senza spese di produzione. Se non lo sforzo fisico per frustare, bastonare e torturare gli immigrati durante le perquisizioni. Manca il versante libico. Pazzesco.

“Yaya, lo sai quanto incassano l’esercito e la Polizia dagli immigrati che attraversano il Sahara?”. “Tanto credo, ma non ho mai pensato quanto”. In cima alla cupola comincia una discesa ripida e scivolosa, verso un’oasi di palme cresciuta a ferro di cavallo, ai piedi di una catena di montagne conica color rame. “Seguedine”, annuncia Yaya, “quelle in mezzo al villaggio sono le rovine della fortezza francese. Ma mi stavi dicendo una cosa importante. Quanto guadagnano? “Da 975 milioni a 1 miliardo e 300mila franchi al mese. Un milione e mezzo o due milioni di euro al mese. Una media di venti milioni di euro l’anno. Forse anche di più”. Yaya scuote la testa. “Non riesco nemmeno a immaginare quanti soldi sono un miliardo, e quanto?”. “Secondo te cosa fa l’esercito con quei soldi?”. “La catena è lunga. Gli ufficiali si prenderanno sicuramente la loro parte. Ne conosco alcuni che si sono comprati il televisore al plasma, o il fuoristrada giapponese. Se guadagni quaranta, sessanta euro al mese non ti compri il televisore al plasma.”.

“Non c’è il rischio che qualche militare usi quei soldi per organizzare colpi di Stato? Inquinare elezioni? Scatenare guerre?”. Yaya ci pensa su. “Quanti franchi sono in un anno?”. Il tempo di fare la moltiplicazione: “Sono più di quindici miliardi di franchi l’anno”. “Con quindici miliardi di franchi l’anno puoi fare qualsiasi cosa”.

Due anni dopo, questo:


Vi chiedete ancora perchè gli immigrati africani fuggano dalle loro terre e tentino in tutti i modi di arrivare da noi?

Le foto di corredo al pezzo di Bilal sono del fotografo Alfredo Bini, e provengono dal blog Fortress Europe, che vi consiglio peraltro di visitare se siete appassionati sull'argomento immigrazione.

mercoledì 10 febbraio 2010

Tana per la Lega Nord...e manifesto libero tutti!!!

Non ne potete più delle migliaia di manifesti che tappezzano - in molti casi anche abusivamente - i muri delle vostre città? Siete tra quelli che hanno denunciato questi episodi, sperando che gli autori fossero condannati a pagare delle salate multe sperando così di far cessare il fenomeno? Ebbene, sappiate che quest'anno sarà invece peggio che mai, almeno per quanto riguarda la Lega Nord! Perchè non solo con un audace blitz si sono "auto condonati" tutti gli abusi precedenti, ma si sono anche "coperti" fino al 31 maggio 2010!

Non ci credete?

A raccontare i dettagli, qui, è Mario Staderini, segretario dei radicali italiani. Per comodità lo stesso articolo lo trovate anche qui sotto.

Che dire...bella schifezza!!!!

Con un blitz notturno in Commissione affari costituzionali del Senato, in perfetto stile partitocratico, la Lega Nord , con la complicità del PDL, si è regalata il condono alle migliaia di multe che deve pagare per i manifesti abusivi che hanno devastato le città del Nord.

Anzi, il condono sarà valido sino al 31 maggio 2010, in pratica una licenza a delinquere per tutte le prossime elezioni regionali.
Come sul finanziamento pubblico, dove la Lega e’ in prima fila tra i partiti che si spartiscono i 300 milioni di euro l’anno della truffa dei rimborsi elettorali, incassando oltre 40 milioni di euro pur avendone spesi poco più di 3 milioni, il partito di Bossi conferma la sua leadership tra i ladri di legalità e di denaro pubblico.


I manifesti abusivi non sono solo un gesto di inciviltà, sono un crimine, un danno alla democrazia e ai diritti dei cittadini di conoscere le diverse proposte politiche.
Il condono è un atto criminogeno, che reca danni enormi alle casse dei Comuni, i quali già hanno messo in bilancio le sanzioni dopo aver comunque speso milioni di euro per la defissione dei manifesti.
Complice della Lega è, al solito, il Ministro Tremonti che rispondendo ad una interrogazione parlamentare di Rita Bernardini ammette di non essere nemmeno in grado di quantificare l’ammontare delle minori entrate.


Noi Radicali, che da anni rinunciamo ai manifesti e presentiamo esposti in procura mentre le istituzioni si girano dall’altra parte, lotteremo dentro e fuori il Senato affinché venga respinto il tentativo dei partiti, per il quindicesimo anno consecutivo, di autoassolversi dalle loro condotte criminali.



Ps: ve lo ricordate il servizio delle Iene sul tema dei manifesti abusivi?



...quanti altri ne dovremo vedere?!?

martedì 9 febbraio 2010

Come vedere la 33esima America's Cup in streaming senza spendere un cent

State cercando in tutti i modi di vedere la 33esima edizione della Coppa America di Vela e la fantastica sfida tra Oracle ed Alinghi in diretta streaming senza spendere un cent? In realtà è più facile del previsto, visto che la cosa è stata resa possibile direttamente dal sito ufficiale della competizione addirittura in due modalità: Alta qualità (scaricando però un lettore apposito) e media, per la quale bastano di solito i normali plugin già installati nei browser.

L'indirizzo dove andare? Eccovelo qui:
33rd.americascup.com !

Qualcuno si potrà chiedere il perchè di tanta munificenza, in un mondo come quello sportivo dove di solito i diritti delle grandi manifestazioni sono contesi a colpi di milionate: il fatto è che la gara per i diritti delle immagini è andata subito deserta (costi esagerati?) e dopo qualche rapido conto gli sfidanti hanno capito che era meglio lasciare liberi i diritti televisivi dell’evento (chiunque li può acquistare al prezzo tecnico) per poter raggiungere il maggior numero di persone possibili diffondendo i marchi degli sponsor.


Ma tant'è, a noi basta guardare: ed accontentiamoci così! Ho aggiunto solo qui sotto la webcam che trasmette in diretta dal porto di Valencia, così potete vedere le condizioni meteo in diretta aspettando le regate!



Aller à la webcam valencia puerto à Europe / Spain / El Grao


Buon vento a tutti, e vinca il migliore!
Intanto se lo trovo posto un lettorino pure qui... :)

Avviso di servizio

Annuncio di servizio: da oggi, causa assedio di spam che rischiava seriamente di trasformare il blog in una rivendita clandestina di Viagra, sono costretto ad inserire la moderazione nei commenti (detta altrimenti catcha, o "quelle letterine da inserire per vedere pubblicato il commento").

In sostanza non cambia niente, salvo che ci vorrà solo un passettino in più per vedere pubblicato il proprio commento sul blog, che resta sempre comunque a perto a tutte le voci così come lo è stato finora.


Approfitto per scusarmi con i lettori più fedeli dello scarso aggiornamento del blog in questo periodo: è solo che ho appena cambiato lavoro, e per ora di tempo per scrivere ce n'è pochino...ma conto di tornare in attività nel minor tempo possibile!


Un saluto, ed un grazie a tutti!


A presto!


Gig:)