lunedì 29 giugno 2009

Mai cosa fu più veritiera

(tnks to Eriadan)

Organizzare le ferie in ufficio é veramente un casino... :)

"Scappo, qui la ricerca é malata". Lettera di una ricercatrice al Presidente Napolitano.

"Scappo: qui la ricerca é malata". Con queste semplici ma terribili un altro ricercatore, un altro pezzettino del futuro e della possibile crescita e rinascita di questo paese fugge dall'Italia. Ancora una volta, per colpa delle ingiustizie del clientelarismo, dei tagli e della sostanziale miopia di chi governa un mondo - quello della ricerca - molto spesso senza esserne davvero mai stato parte e conoscerne i meccanismi che lo regolano e che gli permetterebbero di crescere, a vantaggio di tutti.

Il bello - con la dovuta ironia - é che ne parlavo ieri con la mia ragazza, che vorrebbe andarsene via anche lei da qui per poter fare nella vita ciò per cui ha studiato. Ieri parlando con lei ero ottimista su quello che si sarebbe potuto trovare guardando in giro. Oggi un pezzettino di quell'ottimismo l'ho perso per strada. Spero di ritrovarlo prima che scappino anche tutti gli altri attorno a lui. O finirò per scappare anch'io.

Da Corriere.it:

Una laurea in Medicina, due spe­cializzazioni, anni di contratti a termine: borse di studio, co.co.co, consulenze, contratti a progetto, l’ultimo presso l’Istituto di geneti­ca dell’Università di Pavia. Rita Cle­menti ( foto sotto a sinistra), 47 anni, la ricercatrice che ha scoperto l’origi­ne genetica di alcune forme di lin­foma maligno, in questa lettera in­dirizzata al presidente della Re­pubblica Napolitano racconta la sofferta decisione di lasciare l’Ita­lia. Da mercoledì 1˚luglio lavorerà come ricercatrice in un importan­te centro medico di Boston.

Caro presidente Napolitano, chi le scrive è una non più giovane ricercatrice precaria che ha deciso di andarsene dal suo Paese portando con sé tre figli nella speranza che un’altra nazione possa garantire loro una vita migliore di quanto lo Stato italiano abbia garantito al­la loro madre. Vado via con rab­bia, con la sensazione che la mia abnegazione e la mia dedi­zione non siano servite a nulla. Vado via con l’intento di chie­dere la cittadinanza dello Stato che vorrà ospitarmi, rinuncian­do ad essere italiana.

Signor presidente, la ricerca in questo Paese è ammalata. La cronaca parla chiaro, ma oltre alla cronaca ci sono tantissime realtà che non vengono denun­ciate per paura di ritorsione perché, spesso, chi fa ricerca da precario, se denuncia è auto­maticamente espulso dal «siste­ma » indipendentemente dai ri­sultati ottenuti. Chi fa ricerca da precario non può «solo» contare sui risultati che ottie­ne, poiché in Italia la benevo­lenza dei propri referenti è una variabile indipendente dalla qualità del lavoro. Chi fa ricer­ca da precario deve fare i conti con il rinnovo della borsa o del contratto che gli consentirà di mantenersi senza pesare sulla propria famiglia. Non può per­mettersi ricorsi costosi e che molto spesso finiscono nel nul­la. E poi, perché dovrebbe adi­re le vie legali se docenti dichia­rati colpevoli sino all’ultimo grado di giudizio per aver con­dotto concorsi universitari vio­lando le norme non sono mai stati rimossi e hanno continua­to a essere eletti (dai loro colle­ghi!) commissari in nuovi con­corsi?

Io, laureata nel 1990 in Medi­cina e Chirurgia all’Università di Pavia, con due specialità, in Pediatria e in Genetica medica, conseguite nella medesima Uni­versità, nel 2004 ho avuto l’onore di pubblicare con pri­mo nome un articolo sul New England Journal of Medicine i risultati della mia scoperta e cioè che alcune forme di linfo­ma maligno possono avere un’origine genetica e che è dun­que possibile ereditare dai geni­tori la predisposizione a svilup­pare questa forma tumorale. Ta­le scoperta è stata fatta oggetto di brevetto poi lasciato decade­re non essendo stato ritenuto abbastanza interessante dalle istituzioni presso cui lavoravo. Di contro, illustri gruppi di ri­cerca stranieri hanno conferma­to la mia tesi che è diventata ora parte integrante dei loro progetti: ma, si sa, nemo profe­ta in Patria.

Ottenere questi risultati mi è costato impegno e sacrifici: mettevo i bambini a dormire e di notte tornavo in laboratorio, non c’erano sabati o domeni­che...

Lavoravo, come tutti i precari, senza versamenti pen­sionistici, ferie, malattia. Ho avuto contratti di tutti i tipi: borse di studio, co-co-co, con­tratti di consulenza... Come ul­timo un contratto a progetto presso l’Istituto di Genetica me­dica dell’Università di Pavia, fi­nanziato dal Policlinico San Matteo di Pavia.

Sia chiaro: nessuno mi impo­neva questi orari. Ero spinta dal mio senso del dovere e dal­la forte motivazione di aiutare chi era ammalato. Nel febbraio 2005 mi sono vista costretta a interrompere la ricerca: mi era stato detto che non avrei avuto un futuro. Ho interrotto una ri­cerca che molti hanno giudica­to promettente, e che avrebbe potuto aggiungere una tessera al puzzle che in tutto il mondo si sta cercando di completare e che potrebbe aiutarci a sconfig­gere il cancro.

Desidero evidenziare pro­prio questo: il sistema antimeri­tocratico danneggia non solo il singolo ricercatore precario, ma soprattutto le persone che vivono in questa Nazione. Una «buona ricerca» può solo aiuta­re a crescere; per questo moti­vo numerosi Stati europei ed extraeuropei, pur in periodo di profonda crisi economica, han­no ritenuto di aumentare i fi­nanziamenti per la ricerca.

È sufficiente, anche in Italia, incrementare gli stanziamenti? Purtroppo no. Se il malcostu­me non verrà interrotto, se chi è colpevole non sarà rimosso, se non si faranno emergere i migliori, gli onesti, dare più soldi avrebbe come unica con­seguenza quella di potenziare le lobby che usano le Universi­tà e gli enti di ricerca come feu­do privato e che così facendo distruggono la ricerca.

Con molta amarezza, signor presidente, la saluto.

Rita Clementi

giovedì 25 giugno 2009

Installare Flash su Firefox senza i diritti di amministratore: ecco come si fa!

Ce l'ho fatta!!! Dopo tanto tempo, aggirando tutte le protezioni varie, sono finalmente riuscito ad installare i maledetti plugin di Flash nel browser di Firefox anche nei sistemi del Parlamento Europeo senza godere di alcun diritto di amministratore!!!

Per chiunque si trovi nella stessa situazione, magari lavorando da un computer di ufficio senza avere la possibilità di fare alcunché per modificare il sistema, eccovi la pratica guida per risolvere il problema!

E per chi non conosce Firefox e si chiede il perché di tutto questo sbattimento, un piccolo suggerimento: installatevi Firefox (il segreto nei computer bloccati é di installare tutto in una cartella creata ad hoc sul desktop e non in quella di default all'interno del registro dei programmi di C://) e poi cercate nella sezione add on "Download Helper", "Illimitux" e "Fasterfox". Il mondo sarà ai vostri piedi... :)
  1. Scaricare il plugin Flash (click destro > salva destinazione con nome);
  2. Rinominare il file scaricato da flashplayer-win.xpi a flashplayer-win.xpi.zip;
  3. Aprire il file appena rinominato;
  4. Estrarre i file flashplayer.xpt e NPSWF32.dll nella cartella C:\Program Files\Mozilla Firefox\plugins;
  5. Rispondere in modo positivo alla richiesta dell’UAC;
  6. Riavviare il browser.
Se il problema si verifica su un computer in cui é installato Windows Vista occorre controllare che l’installazione manuale del plugin flash in Firefox sia andata a buon fine:
  1. Avviare il browser;
  2. Digiare about:plugins nella barra degli indirizzi e premere il tasto Invio;
  3. Controllare che nella lista dei plugin installati vi sia Shockwave Flash
Se qualcosa non va come deve, mandatemi una mail e vi darò una mano a risolvere il problema! :)

mercoledì 24 giugno 2009

Russia: ragazza torna vergine per 6 volte ma finisce in rianimazione

La verginità si puo' perdere una volta sola. O no?


Leggetevi l'incredibile storia di questa signora russa che l'ha persa invece per ben 6 volte! Ma l'ultima é finita in ospedale...
La storia arriva dal sito russo Mosnews.com.

RAGAZZA RUSSA FINISCE IN RIANIMAZIONE DOPO AVER "RITROVATO" LA VERGINITA' 6 VOLTE.

Una ragazza russa é finita in rianimazione dopo aver tentato di recuperare per la sesta volta la sua verginità.

La donna, identificata dal sito Life.ru come una certa Natalia K, si era sposata all'età di 24 anni con il marito (rimasto anonimo) che pero' non era stato il suo primo partner sessuale. Quando il marito le ha confessato il suo dispiacere per la sua perdità della verginità prima delle nozze (ma soprattutto per averla persa con un altro uomo), Natalia ha cosi' deciso di fargli un regalo speciale.

Per celebrare il loro primo anno di matrimonio la donna ha infatti deciso di regalare al marito un'altra "prima volta", andando ad effettuare una imenoplastica in una clinica chirurgica e tornare di nuovo "vergine" davanti a lui.

Il marito é stato cosi' entusiasta del "regalo" che l'anno successivo Natalia ha deciso di rifarglielo uguale. E cosi' l'anno dopo, e quello dopo ancora, per 5 anni consecutivi.

La sesta volta che la donna si é presentata alla clinica per l'abituale ricostruzione pero' i dottori l'hanno messa in guardia sui rischi dell'intervento, cresciuti in modo preoccupante. La ragazza ha pero' ignorato gli avvertimenti e si é buttata ancora sotto i ferri.

Ma i timori dei dottori si sono rivelati giustificati, e la donna é finita in rianimazione per un'infezione contratta dopo l'intervento che ha intaccato il suo sistema immunitario fortemente indebolito.

Il sito non racconta come sia finita la storia: ma non é difficile immaginare che il marito d'ora in poi la verginità potrà abbondantemente scordarsela...

Un violoncello funzionante...fatto solo col Lego!

A proposito di strumenti musicali: guardate questo incredibile violoncello costruito interamente dall'ingegner Nathan Sawaya solo con i mattoncini della Lego! Ma la cosa più bella é che funziona davvero (ovviamente con un'acustica tutta sua) ed il proprietario ci fa anche i concerti!


Riccio.


Cassa armonica.



Fondo.


Figuratevi che é fatto di Lego persino l'archetto! :)


E se volete farlo anche voi, in questo video trovate tutta la procedura di costruzione compattata in 45 secondi! :D




Se poi (esageriamo) avete ancora 5 minuti liberi, fatevo un salto sul suo sito personale per vedere tutte le sue ultime creazioni! Resisterete alla tentazione di comprarvi 2 barili di mattoncini colorati prima di tornare a casa?!? :)

Il violino, il talento, la metropolitana e il Washington Post

Un esperimento fatto 2 anni fa dal Washington Post: per nulla vecchio e sempre attuale, specie per chi come me passa dalla metropolitana ogni mattina e vorrebbe poter avere, ogni tanto, il tempo per fermarsi ad ascoltare...



Un violinista nella metropolitana. Una storia vera. Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro.

Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia. Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi.

Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento.

Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo. Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino Stradivari del valore di 3,5 milioni di dollari. Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari.

Questa è una storia vera. L'esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La domanda era: "In un ambiente comune ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?".

Ecco una domanda su cui riflettere: "Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?"

lunedì 22 giugno 2009

Confederation Cup: i giocatori egiziani rapinati dalle prostitute chiamate per festeggiare

Ultimamente escort, prostitute e maitresse varie stannomettendo nei guai un po' tutti... :)
Questa é l'ultima, e viene da
Corriere.it:

CONFEDERATION CUP: GIOCATORI EGIZIANI RAPINATI DA PROSTITUTE

Le avevano chiamate in albergo per festeggiare la storica vittoria sull'Italia


JOHANNESBURG
- Pregare Allah per ringraziarlo per la storica vittoria sull'Italia va bene, ma i festeggiamenti sono un'altra cosa. Dopo l'1-0 sugli azzurri di giovedì scorso alla Confederations Cup in corso di svolgimento in Sudafrica, una volta tornati in hotel almeno cinque calciatori dell'Egitto hanno trovato le stanze svaligiate dai ladri. Così era stato raccontato il giorno dopo alla stampa. Pare però che le cose siano andate diversamente, come spiegano gli organi d'informazione sudafricani

BECCATI CON I PANTALONI CALATI - Secondo il quotidiano City Press, che riporta informazioni fornite da fonti di polizia e dell'hotel, i calciatori egiziani sarebbero stati derubati da alcune prostitute che avevano chiamato per festeggiare la vittoria. Nelle stanze dei giocatori non sono stati individuati segni di effrazione. Nei filmati delle telecamere a circuito chiuso, inoltre, sono individuabili diverse donne che fanno la spola tra le camere. Il Sunday Independent aggiunge altri dettagli. «Abbiamo ragione di credere che i giocatori abbiano portato le donne nell'edificio e poi siano stati derubati», dice un anonimo funzionario di polizia. Secondo Rich Mkhondo, portavoce del comitato organizzatore della Confederations Cup, la vicenda è diventata «torbida». Il titolo del Sunday Independent («Egiziani festaioli beccati con i pantaloni calati») ha però fatto arrabbiare Samir Zahir, presidente della federcalcio egiziana. «Si sta provando a distogliere l'attenzione dall'argomento principale, la sicurezza, e si sta cercando di creare uno scandalo». La federcalcio ha preannunciato una nota.

venerdì 19 giugno 2009

Senza parole - (Meno male che c'é lo Zimbabwe)



Need anything else?

Strasburgo val bene una messa

Ognuno dei parlamentari eletti al Parlamento Europeo a Strasburgo nella tornata elettorale dello scorso 6 e 7 giugno ha festeggiato o festeggia ancora l'elezione a modo suo: Magdi Allam, ad esempio, dal suo sito personale invita tutti a messa...


Lascerà sull'altare un ex voto a forma di cabina elettorale?

Certo che da quando si é convertito alla religione Cattolica ci si mette bene d'impegno: se farà lo stesso al Parlamento Europeo, almeno uno li' dentro lavorerà di sicuro... :)

giovedì 18 giugno 2009

Iran. "Tutto il mondo ci guarda. E per la prima volta risponde: su Twitter"

Su Twitter le persone hanno cominciato a colorare di verde il proprio logo in solidarietà con i manifestanti di Teheran. Intanto il mondo comincia a prendere coscienza che, a questo giro, abbiamo assistito alla prima rivoluzione prevaletemente comunicata su internet, in particolare su Twitter, che è un mezzo molto veloce e capace di cassa di risonanza. Giorni fa, Andrew Sullivan ha lanciato e alimentato il suo The Revolution will be Twittered.

Per chi volesse seguire il flusso dei messaggi su Twitter, sotto la parola chiave Iran, il link è questo. Per i blog italiani, qui l’aggregazione di Blogbabel.

Più importante, anche sul piano pratico, il set dei consigli che lo scrittore e tecnologo Cory Doctorow dà (qui in italiano sul blog di internazionale) su come aiutare, stando seduti qui in occidente, quelli che stanno laggiù, cambiando qualche settaggio e con un po’ di astuzie.

Segnalazioni utili e commenti anche da Marco Pancini sul blog di Google Italia. The Pirate Bay, che ha tinto di verde il suo logo, ha messo a disposizione il sito Anonimous Iran e - dice un lettore: “ha aiutato a costruirlo in tempo record, offrendo spazio e servizi, il forum di coordinamento e traduzione delle notizie dal Farsi all’inglese e dall’inglese al Farsi, accessibile in Iran grazie ai magheggi dei pirati”

Ma lo spunto più interessante viene da Clay Shirky, autore di Uno per Tutti Tutti per Uno (qui la recensione di Repubblica), che l’altro ieri ha detto a questo blog:

(segue traduzione) I’m always a little reticent to draw lessons from things still unfolding, but it seems pretty clear that … this is it. The big one. This is the first revolution that has been catapulted onto a global stage and transformed by social media. I’ve been thinking a lot about the Chicago demonstrations of 1968 where they chanted “the whole world is watching.” Really, that wasn’t true then. But this time it’s true … and people throughout the world are not only listening but responding. They’re engaging with individual participants, they’re passing on their messages to their friends, and they’re even providing detailed instructions to enable web proxies allowing Internet access that the authorities can’t immediately censor. That kind of participation is reallly extraordinary.

Ecco la nostra traduzione, non siamo traduttori professionali, ci scusiamo: Sono sempre un po’ reticente nel giudicare avvenimenti ancora in corso. Ma mi pare abbastanza chiaro che ci ci siamo, eccolo, il “Big One”. Questa è la prima rivoluzione proiettata sul palcoscenico globale e trasformata dai social media. Ho pensato molto alle dimostrazioni di Chicago del 1968, dove la gente scandiva il grido: tutto il mondo ci guarda! In realtà, in quel momento non era vero (…) la gente da ogni parte del mondo non sta limitandosi ad ascoltare, ma sta rispodendo. Si stanno coinvolgendo con singole persone partecipanti, stanno passandone i messaggi ai loro amici, e stanno perfino fornendo le istruzioni per consentire accessi internet che le autorità non possono immediatamente chiudere. Questa modalità di partecipazione è davvero straordinaria”

Da Scene Digitali, il blog di Vittorio Zambardino.

Domani mi sa che mi apro un account di Twitter anch'io...

Scusa, non ho tempo: devo fare un corso di "Boat".

Per la "assurdità dal mondo", vi mostro una cosa che mi é arrivata oggi nella webmail dal servizio Almalaurea dell'università di Bologna. Quello che in teoria dovrebbe aiutarti a trovare lavoro mettendo in mostra il tuo curriculum, ed in pratica (almeno a me) manda solo gran inviti ad ogni genere di master.
Come questo in "Management of Business Administration in Design, Fashion and Luxury Goods", che non potete perdervi...



Di sotto potete notare la specifica dei corsi:

L'obiettivo del Master è quello di formare i futuri manager dei settori del design, della moda, dei beni di lusso e del wine&food. Nel corso del programma verranno in primo luogo acquisite le più indispensabili competenze di general management attraverso l'approfondimento di: Marketing, Corporate Strategy, Organizational Design and HR Management, Corporate and International Finance, Financial Accounting, Customer Satisfaction, e Cross-Cultural Management.

La caratteristica fondamentale consiste nel garantire ai partecipanti la capacità di gestire le dinamiche specifiche di settore, grazie ad una full immersion in corsi quali: Luxury Goods, Boats, Cars and Motorbikes, Industrial Design and Branding, Gemology and Watches, Oenology and Food Culture, Fashion Tradition and Products, Clothing, Leather Goods and Eyewear ed altri, avendo inoltre la possibilità di lavorare a contatto diretto con i veri protagonisti di questi ambiti.


Ora: a parte il fatto che
Luxury Goods in italiano si scrive Beni di lusso, Boats, Cars and Motorbikes in italiano si scrive Barche, Automobili e motociclette, Industrial Design and Branding in italiano si scrive Disegno industriale e pubblicità, Gemology and Watches in italiano si scrive Gemmologia e orologi, Oenology and Food Culture in italiano si scrive "Magna e bevi", Fashion Tradition and Products in italiano si scrive "Il Fashion e i suoi prodotti", Clothing, Leather Goods and Eyewear in italiano si scrive Vestiti, Cose in Pelle e Occhiali mentre miracolosamente altri si scrive ancora uguale...ve li immaginate i corsi di "Boats, Cars and Motorbikes", "Clothing", " Leather Goods and Eyewear"?!?

E basta poco per chiudere gli occhi e sognare...

"Ciao Marco, come stai?Ma dove stai andando?"
"Scusa, non ho tempo, ho una lezione di Boat tra mezzora!"
"Una lezione di che?!?"
"Di Boat, le barche!"
"E non potevi dirlo subito, scusa? Che é 'sta "Boat"?"
"No, é un master nuovo, serio: in Luxury Goods! Come le Boats, le barche!"
"Aaah: ma non potevi dirlo prima? Ma sto corso di Boat dove te lo fanno: nei navigli?"
"Dai, non prendere in giro: guarda che é un master serio! Ci fanno anche l'Internship con i migliori esperti del settore!"
"E l'insegnante di Boat chi é: Capitan Findus?"
"Vabbé, ho capito: ora vado, ti giro un reminder..."

mercoledì 17 giugno 2009

دليل للكتابة مجهولة على شبكة الإنترنت ، لالإيرانية المدونين

Traduco questo vecchio articolo del blog in arabo con il traduttore automatico di Google, nella speranza che possa essere utile ai blogger iraniani che si vedono sistematicamente ridurre gli spazi di espressione e la libertà di informazione dalle proteste di questi giorni.

Non so quanto potrà essere comprensibile, perché io l'arabo non lo parlo né lo capisco. Ma spero vi arrivi questo piccolo segnale per dirvi solo una cosa: non siete soli.

ترجمة هذه المادة القديمة من بلوق في العربية إلى مترجم غوغل ، على أمل أن ذلك يمكن أن تكون مفيدة لأصحاب المدونات الذين يرون في إيران بصورة منتظمة للحد من فرص التعبير وحرية الإعلام من خلال الاحتجاجات التي شهدتها الأيام الأخيرة.

أنا لا أعرف ما يمكن أن يكون مفهوما ، لأنني لا أتكلم العربية أو فهم. لكن آمل أن تصل هذه إشارة صغيرة لاقول لكم شيئا واحدا فقط : هل لسنا وحدنا

"Oggi, complici anche le vicende degli ultimi giorni ( per curiosità leggete qui , anche i commenti) vi voglio regalare qualcosa che gira in rete ormai da un paio d'anni, ma che forse non tutti conoscono: l' " Handbook for Bloggers and Cyber-dissidents ". اليوم المتواطئين معهم كما حدث في الايام الاخيرة (من باب الفضول القراءة هنا ، بما في ذلك التعليقات) أريد أن أعطيك ما يخالف الآن على الشبكة لمدة عامين ، ولكن ربما لا يعلم الجميع : 'دليل المدونات وسايبر بين المنشقين ".

Cos'è? ماذا؟ Un pratico manualetto, edito dall'associazione Reporter Sans Frontieres , che insegna come fare a costruire un blog e ألف يدوية كتيب نشرته منظمة صحفيون بلا حدود ، والذي يدرس كيفية بناء وبلوق mantenerlo aggiornato anche nelle situazioni in cui questo sembra difficile o impossibile, come negli stati in cui è alto il livello di censura sulla Rete. Creare hosting non rintracciabili, mantenere il blog anonimo e postare senza lasciare tracce che portino al vostro pc sono alcune delle cose spiegate all'interno del fascicolo, in quello che vuole essere non uno strumento per incoraggiare la delinquenza via web (non sognatevi di usarlo per creare siti anonimi di insulti gratuiti a qualcuno!) ma una via per poter rendere possibile a tutti di far ascoltare la propria voce anche dove ciò non è reso possibile. الصيانة حتى في الحالات التي يكون فيها هذا يبدو صعبا أو مستحيلا ، كما هو الحال في دول فيها مستوى عال من الرقابة على الانترنت لا يمكن تتبعها استضافة تكوين ، والحفاظ على وظيفة بلوق مجهولة ودون ترك أي أثر التي تؤدي إلى جهاز الكمبيوتر هي بعض الأشياء وأوضح ضمن الملف ، في ما لا يريد أحد أن تكون أداة لتشجيع الانحراف عبر الإنترنت (sognatevi عدم استخدامها لتهيئة مواقع مجانية الشتائم لشخص مجهول!) ولكنها وسيلة لتمكين الجميع من الاستماع إلى صوتها حتى إذا لم يكن ذلك ممكنا.

Molto spesso, come dimostra il recente caso della Birmania o quello ancora caldo dell'Iraq, i blog sono l'unico modo di far uscire e rendere pubbliche informazioni che rappresentano "l'altra faccia" rispetto a quella ufficiale, plagiata e distorta. في كثير من الأحيان ، وهو ما يشهد عليه في الآونة الأخيرة حالة بورما أو الحرارة في العراق ، بلوق هي السبيل الوحيد للخروج وتقديم المعلومات العامة والتي تشكل "الطرف الاخر" غير مسؤول واحد ، ومسروق ومشوهة. Sono stati i blog a rendere pubbliche le esecuzioni dei monaci in Birmania e le violenze da loro subite (come potete vedere anche qui ) e sono stati ancora i blog, in mancanza del Peter Arnett della situazione, a raccontare il punto di vista della Baghdad conquistata dagli americani. وكان هذا بلوق للدعاية الإعدام من الرهبان في بورما ، والعنف الذي يتعرض لها (كما ترون أيضا هنا) ومع بلوق ، في غياب بيتر Arnett للحالة ، على قول ونظرا للاحتلت بغداد من جانب الامريكيين.
Famoso in questo caso divenne il blog di un iracheno in particolare, Salam Pax (cardine della mia tesi alla triennale di Scienze della Comunicazione, che giuro prima o poi pubblicherò qui!), che finì persino per essere assunto dal prestigioso quotidiano britannico " Guardian ". الشهيرة في هذه القضية أصبحت بلوق عراقي على وجه الخصوص ، سلام باكس (حجر الزاوية في رسالتي إلى ثلاث سنوات لعلوم الاتصال ، وأقسم إن عاجلا أو آجلا نشر هنا) ، والذي جاء بل ينبغي أن تتخذها البريطانية المرموقة صحيفة "الغارديان" . Il suo blog " Where is Raed " potete leggerlo qui e vi assicuro che se masticate un po' di inglese bene merita, Se non altro per confrontare il punto di vista tra culture diverse! بلوق له "أين رائد" يمكنك أن تقرأ وهنا أود أن أؤكد لكم أنه إذا كنت تمضغ قليلا 'الانجليزية بشكل جيد يستحق ، لم يكن أي شيء آخر للمقارنة بين وجهات نظر مختلف الثقافات!

Prima di perdermi in altri mille ricordi e discorsi vi dò i due link del manuale và! قبل أن يخسر في آخر لي آلاف الذكريات والكلمات وأنا على إعطائك هما صلات الدليل và! Il primo lo trovate qui ( link diretto al download ), il secondo invece, in versione leggermente modificata qui (credo sia solo un discorso di stampanti). الأول يمكن أن تحصل عليها من هنا (الوصلة المباشرة للتنزيل) ، والثانية ، في صيغة معدلة بشكل طفيف اليوم (اعتقد انها ليست سوى كلمة والطابعات).

P S: curiosando sul sito di Reporter Sans Frontieres si scopre che nel mondo nel primo mese del 2008 sono stati uccisi 3 giornalisti, imprigionati altri 126 insieme a 7 assistenti, ed imprigionate 63 persone sotto l'etichetta di "Cyberdissidenti". ف د : الفضول عن موقع منظمة صحفيون بلا حدود هي التي اكتشفت في العالم في الأشهر الأولى من عام 2008 كانت 3 الصحفيين الذين قتلوا او سجنوا مع 126 من المساعدين الآخرين 7 و 63 شخصا في السجن تحت مسمى "المنشقين الذين يستخدمون شبكة الانترنت".

Nel 2007 invece era andata così (dal sito rsf.org ): في عام 2007 ، مع ذلك ، هو الطريقة التي كان (من موقع rsf.org) :

-- 86 journalists and 20 media assistants were killed 86 صحفيين و 20 اعلاميا قتلوا
-- 887 arrested اعتقال 887
-- 1,511 physically attacked or threatened 1.511 لاعتداء بدني أو تهديد
-- 67 journalists kidnapped 67 خطف الصحفيين
-- 528 media outlets censored 528 وسائل الإعلام للرقابة

Online: على الانترنت :
-- 37 bloggers were arrested تم القبض على 37 من المدونين
-- 21 physically attacked 21 اعتداء البدني
-- 2,676 websites shut down or suspended 2.676 إغلاق المواقع أو تعليق

In 2006 في عام 2006
-- 85 journalists and 32 media assistants were killed 85 صحفيين و 32 اعلاميا قتلوا
-- 871 arrested اعتقال 871
-- 1,472 physically attacked or threatened 1.472 لاعتداء بدني أو تهديد
-- 56 journalists kidnapped 56 خطف الصحفيين
-- 912 media outlets censore 912 فرض رقابة على وسائل الاعلام

Informare può costare ancora caro. ويمكن أن تبلغ تكلفة أكثر تكلفة.

martedì 16 giugno 2009

Prefabbricati all'Aquila, vincono i costruttori dell'ospedale crollato

Sembra incredibile, ma invece in Italia succede anche questo: leggetevi questo articolo tratto dal Manifesto di oggi e sbalordite...

TERREMOTO

PREFABBRICATI ALL'AQUILA, VINCONO I COSTRUTTORI DELL'OSPEDALE CROLLATO

Affidati a sedici aziende i cantieri per i new village. Lavori per 316 milioni di euro, niente sindacati e tanta fretta Sedici aziende sono state selezionate - su cinquantasette partecipanti - per realizzare i new village per il dopo terremoto. Avranno a disposizione un budget di 316 milioni di euro e tempi tanto stretti da sembrare poco credibili, che - se tutto va bene - porteranno fuori dalle tende dodicimila aquilani entro fine dicembre. La protezione civile ha così chiuso ieri la gara per il piano Case - i prefabbricati che nasceranno in venti aree del comune di L'Aquila.

Un pezzo consistente delle opere è stato affidato a tre aziende abruzzesi, che realizzeranno 8 lotti su 30, per un totale 84 milioni di euro di lavori. Sono imprese ben conosciute, costruttori locali di vecchia data, che contano nel panorama economico aquilano: il consorzio Consta, la Maltauro e Taddei spa e i fratelli Frezza. La Taddei è l'azienda maggiormente coinvolta in questa fase. Con la controllata Edimo si era già aggiudicata - con un appalto ad invito, senza gara europea - la realizzazione dei pali delle fondazioni antisismiche dei prefabbricati. Ieri la protezione civile gli ha affidato la realizzazione di cinque lotti - su un totale di trenta messi a gara - dove saranno realizzati gli edifici prefabbricati.

C'è poi la società dei fratelli Frezza, di cui ha parlato ampiamente il manifesto il 16 aprile. Armido Frezza - che con il fratello Walter realizzerà uno dei trenta lotti, per un importo di quasi 11 milioni di euro - ha firmato gli ultimi lavori dell'ospedale San Salvatore, che non ha retto il terremoto del sei aprile. La società Frezza aveva realizzato, tra l'altro, la ristrutturazione del piano terra del blocco operatorio, dove le colonne scoppiarono letteralmente durante il sisma. Un appalto, quello dell'ospedale, che presentava poi alcune curiosità. Secondo quanto venne denunciato il 29 marzo scorso dal direttore dei lavori Sergio Angelini la fornitura delle attrezzature mediche - accorpate con la realizzazione dei lavori edili - aveva subito un ricarico fino al 60%, quando la normativa prevede una percentuale massima dell'11,74%.

Il legame dei fratelli Frezza con le cronache del terremoto non si ferma all'ospedale. I familiari delle sette vittime di via XX settembre 79 hanno puntato il dito contro i costruttori aquilani, che - secondo quanto hanno denunciato in un esposto dopo il terremoto - avrebbero realizzato alcuni garage scavando sotto le fondamenta del palazzo crollato. Ad oggi - mentre si aggiudicano i lavori del dopo terremoto - non c'è ancora nessun indagato per i crolli troppo prevedibili dei palazzi de L'Aquila. Il procuratore Rossini ha rinviato ogni decisione a settembre. «Se ci saranno illeciti penali interverremo», ripetono dalla Procura.

La sola preoccupazione a quasi tre mesi dal sisma è di far presto. «Ci vorranno 30 giorni per i progetti esecutivi e 80 per la realizzazione del primo blocco di prefabbricati», commenta Carlo Taddei, della Taddei Spa. «Il margine di profitto - continua - è molto basso e le penali altissime». Il sindacato degli edili è stato tenuto lontano dalla protezione civile e sarà molto difficile mettere il naso nei cantieri che verranno aperti. «Io non ho nulla contro i sindacati - continua Taddei - vengo dalla gavetta. Ma nella mia azienda di sindacato non ce n'è bisogno». E per fare presto le aziende potranno ricorrere facilmente ai subappalti, fino al 50% dei lavori. Nei giorni scorsi a L'Aquila sono arrivati i saldatori bresciani per preparare le fondamenta. E nei cantieri dove opereranno migliaia di edili ci saranno tanti dialetti e pochi delegati.

Live streaming from Teheran: for not to abandon them

To follow them, not abandon them and help them, for what you can. Why in Tehran to protest for freedom, we die. And we have a duty not to ignore it.


Web guide (blog, video, text and images) to monitor in real time the situation in Tehran.

June 15, 2009
- Clashes in the central area of the capital - all traditional media have been blacked out, telephone lines blocked, stops the team of CNN and BBC and sent many foreigners, arrested dozens of Iranian journalists.


Tehran24
:
http://tehranlive.org/ - is a photoblog on the capital of Iran, with pictures and videos of the demonstrations and clashes.

List of bloggers from Tehran and other cities of Iran in minute by minute updates via Twitter: http://www.simoncolumbus.com/2009/06/15/english-language-twitterers-in-iran /

NinaBlog: Images and video unpublished continually updated from Tehran http://blog.360.yahoo.com/blog-9mvJzPo_fqHr6p6PtCCs - (Thanks to Clementine for reporting Raso)

The Lede: is a blog of the New York Times. The corresponding Robert Worth Nazila Fathi and publish data, video and real-time information: http://thelede.blogs.nytimes.com/2009/06/13/landslide-or-fraud-the-debate-online-over-irans-election-results/

The Daily Dish: http://andrewsullivan.theatlantic.com/the_daily_dish/ - Is the blog of Andrew Sullivan, a collaborator of 'Atlantic Monthly and columnist of " Internazionale".

Guardian Liveblog: - http://www.guardian.co.uk/news/blog/2009/jun/15/iranian-elections - updated minute by minute with links to news and analysis.

For all the bloggers of the countries subject to restrictions on press freedom, I remember the manual useful for blogging cyber dissidents published by Reporters Without Borders last 2008, which explains how blogging and fool filters in countries subject to restrictions (as is in this When Iran).

I had already spoken in my blog, and you can find it and download it by clicking here! If anyone is in contact with some Iranian fateglielo possibly have!

(
translated as translator for foreign users)

Live streaming from Teheran: per non abbandonarli

Per seguirli, non abbandonarli e aiutarli, per quello che si puo'. Perché a Teheran, per protestare per la libertà, si muore. E abbiamo il dovere di non ignorarlo.


Guida web (Blog, video, testi e immagini) per seguire in tempo reale la situazione a Teheran

15 Giugno 2009 -- Scontri in tutta l'area centrale della Capitale - Tutti mezzi di comunicazione tradizionali sono stati oscurati, le linee telefoniche bloccate, fermate le troupe di Cnn e Bbc e molti inviati stranieri, arrestati decine di giornalisti iraniani -

Tehran24 http://tehranlive.org/ - è un fotoblog sulla capitale dell’Iran, con foto e video delle manifestazioni e degli scontri.

Elenco di blogger da Teheran e altre città dell'Iran per aggiornamenti minuto per minuto attraverso Twitter: http://www.simoncolumbus.com/2009/06/15/english-language-twitterers-in-iran/

NinaBlog: Immagini e video inediti continuamente aggiornati da Teheran http://blog.360.yahoo.com/blog-9mvJzPo_fqHr6p6PtCCs - (Grazie a Clementina Raso per la segnalazione)

The Lede è un blog del New York Times. I corrispondenti Robert Worth e Nazila Fathi pubblicano dati, video e informazioni in tempo reale: http://thelede.blogs.nytimes.com/2009/06/13/landslide-or-fraud-the-debate-online-over-irans-election-results/

The Daily Dish http://andrewsullivan.theatlantic.com/the_daily_dish/ - è il blog di Andrew Sullivan, collaboratore dell’Atlantic Monthly e columnist di "Internazionale"

Liveblog del Guardian - http://www.guardian.co.uk/news/blog/2009/jun/15/iranian-elections - , aggiornato minuto per minuto con link a notizie e analisi.

Per tutti i blogger dei Paesi soggetti a limitazioni sulla libertà di stampa, ricordo l'utile manuale per bloggere cyber dissidenti pubblicato da Reporter Senza Frontiere lo scorso 2008, che spiega come bloggare ed eludere i filtri nei Paesi soggetti a restrizioni (come é in questo momento l'Iran).

Ne avevo già parlato nel blog, e potete trovarlo e scaricarlo cliccando qui! Se qualcuno é in contatto con qualche iraniano, magari fateglielo avere!