martedì 19 maggio 2009

"Per servire e proteggere"

Ambedue sono qui per "servire e proteggere" i cittadini.

Ma non vi sembra anche a voi che tra le due foto sotto ci siano 10 piccole differenze?

"Police and american flag", © Tomas del Amo/Corbis

Divisa della Guardia Nazionale Italiana, da guardianazionaleitaliana.org

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Il tipo sotto purtroppo non arriva da una caricatura di "Fascisti su Marte": se volete saperne di più leggete qui sotto... (L'articolo proviene dall'AMI, Agenzia Multimediale Italiana).

RONDE, ARRIVA LA GUARDIA NAZIONALE ITALIA «PER SERVIRVI E PROTEGGERVI»
L'organizzazione sarebbe dotata di uomini e mezzi, la divisa é color kaki con l'effigie dell'aquila Imperiale Romana.

Il governo ha licenziato il provvedimento sulla sicurezza che autorizza la costituzione di ronde cittadine. Di questa possibilità intende usufruire anche la Guardia Nazionale Italiana, un' organizzazione con sede a Torino che ha costituito gruppi che sarebbero forniti di mezzi e divise. Tra le attività

previste oltre al volontariato c'è la divulgazione della storia italiana dall'impero romano ad oggi. La G.N.I. si dichiara composta di patrioti nazionalisti ed ha un motto «Per servirvi e proteggervi». Il presidente nazionale è l'alpino in congedo Maurizio Correnti, il comandante generale il carabiniere della riserva Augusto Calzetta. Immediatamente sono arrivate le accuse di fascismo e la Digos starebbe compiendo delle indagini.

«Considerato il momento di profonda crisi economica in cui versa la Nazione, ed avendo ricevuto numerosissime adesioni, ci troviamo ad affrontare il problema del costo della divisa, che molti iscritti non possono sostenere». Leggendo questo avviso si potrebbe pensare ad un circolo sportivo in qualche difficoltà finanziaria ma la realtà è ben diversa. Infatti si tratta di un annuncio che si trova alla pagina "uniformi" sul sito Guardianazionaleitaliana.org, un'organizzazione dagli sfumati contorni paramilitari che si propone di partecipare con uomini e mezzi all'organizzazione delle ronde volute dal governo italiano.

La particolarità è che non siamo di fronte a gruppi di cittadini preoccupati della sicurezza in qualche città del nord Italia, tipo Guardia Padana, Camicie Verdi e simili, bensì una struttura che come definisce bene il sito web «nasce anche in risposta ad un preciso disegno di legge, voluto dall'attuale Governo, per potenziare la sicurezza dei centri urbani viste le sostanziali carenze di organico e di mezzi da parte delle Forze di Polizia».

La G.N.I., secondo i suoi organizzatori, «ha inoltre lo scopo di formare veri Patrioti Nazionalisti, che si prestino al servizio dello Stato Italiano, della sua unità, della sua Costituzione e della sua sicurezza. Per la G.N.I. il cittadino è il primo e più importante pezzo dello Stato».

A disposizione di questa organizzazione ci sarebbero mezzi stradali, navali e aerei, dotati dei sistemi di emergenza visivi e sonori, previsti dalle vigenti leggi e/o normative. Il tutto per scopi come l'organizzazione del volontariato, servizi socio assistenziali e, uno dei punti più controversi, la divulgazione della lingua Italiana e delle tradizioni Italiane, con particolare riferimento all'Impero Romano.

Cosa centri il nazionalismo con la sicurezza è tutto da dimostrare e così la Guardia Nazionale Italiana si è già tirata addosso accuse di fascismo da parte di alcuni articoli di stampa così come la Procura della Repubblica di Torino ha aperto un fascicolo, per il momento senza ipotesi di reato, e le indagini sono state affidate alla Digos. La G.N.I. Smentisce ogni simpatia per il fascismo anche se, come riportato dal quotidiano l'Unità, su Facebook è stato aperto un gruppo di sostegno che comprende tra gli amici Forza Nuova, Italia Nera, gioventù italiana e il movimento de La Destra.

A guidare i volontari della Guardia Nazionale, che sarebbero 2000, è il Presidente Nazionale Maurizio Correnti del Corpo degli Alpini in congedo, mentre il Comandante generale è il carabiniere della riserva Augusto Calzetta. Due sono i centri operativi uno per il nord e uno per il sud e le isole. La sede operativa è a Torino dove è previsto l'esordio in qualità di ronde. I cittadini del capoluogo piemontese dunque questa estate potrebbero incontrare uomini che pattugliano le strade con questa divisa: camicia color kaki - senape con l'effigie dell'aquila Imperiale Romana sul braccio sinistro, bandiera Italiana sul braccio destro, ruota solare incandescente con fascia sul braccio sinistro, sull'avambraccio sinistro fascia divisionale con ricamata la scritta individuale dei vari gruppi di appartenenza.

Il tutto, come recita il motto della G.N.I. «Per servirvi e proteggervi».

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La cosa più ironica la si trova pero' cercando la storia della Guardia Nazionale Italiana originale, a cui questo gruppo credo si sia ispirato. Cercando la GNI su Wikipedia infatti si legge cosi'..

La Guardia Nazionale Italiana è sorta subito dopo l'Unità d'Italia (1861) e venne utilizzata per reprimere il brigantaggio e la resistenza degli ultimi nostalgici del regno borbonico, con scarso successo.

Utilizzata durante la Terza guerra d'indipendenza italiana (1866) dette pessima prova di sé. Considerata un “peso” vista la sua scarsa efficienza ed il comportamento non certo impeccabile dei suoi ufficiali, definiti dai carabinieri nei loro rapporti al Re “ex borbonici, falsi liberali e briganti in divisa”, dopo un tentativo di riorganizzazione nel 1875 venne sciolta definitivamente nel 1876.

...tali padri, tali figli? Ai posteri l'ardua sentenza....

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