mercoledì 6 maggio 2009

Cina: dove il fumo diventa obbligatorio per legge

Ci sono molti modi di affrontare la crisi economica che attanaglia il mondo intero. In Cina, o meglio in una provincia della Cina, le autorità hanno escogitato un sistema molto discutibile che va decisamente controcorrente rispetto agli standard.

In pratica tutti i dipendenti pubblici della provincia di Gong’an sono caldamente invitati a fumare il più possibile per rimpinguare le esauste casse dello stato. Gli amministratori hanno infatti stabilito che nel corso del 2009 dovranno essere fumate almeno quattro milioni e mezzo di sigarette, pari a 230 mila pacchetti. Le sigarette dovranno essere acquistate in loco e chi non contribuirà con la sua quota di “cancro ai polmoni” dovrà pagare una multa consistente.


Lo stesso discorso vale per chi acquisterà sigarette prodotte in altri posti: l'importante infatti é che tutti paghino, perché le tasse sulle sigarette (come qui in Italia del resto) portano molti soldi all’economia locale.

Ora
pero' mi viene un dubbio:, non sarà che Tremonti inserirà anche da noi nelle prossima finanziaria un pacchetto di MS a testa? Magari per finanziare la ricostyruzione del terremoto abruzzese, visto che a quanto pare i soldi non sanno più da dove tirarli fuori...

fonte:
The Independent

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