mercoledì 16 aprile 2008

Da 2000 anni fa.

Iucundum, mea vita, mihi proponis amorem
Hunc nostrum inter nos perpetuum fore.

Di magni facit ut vere promittere possit,

atque id sincere dicat et ex animo,
ut liceat nobis tota perducere vita
aeternum hoc sanctae foedus amicitiae.

Mi assicuri, vita mia, che questo nostro

amore comune sarà felice ed eterno.

O dei grandi, fate che sia capace di promettere

senza sottintesi e lo dica sinceramente dal profondo del cuore,

perché a noi sia possibile prolungare per tutta la vita

questo patto perenne d’inviolabile affetto.


Gaio Valerio Catullo, "Liber Catullianus", carmina CIX (109)

(Tutto il resto del Liber lo trovate tradotto qui: a me piace rileggerlo ogni tanto... Oggi va così.)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'avevo rimosso, come troppe altre cose che costretta a studiare non sono riuscita ad apprezzare.
Credo che lo rileggerò anch'io.

bea

Gig ha detto...

A me piace, e ringrazierò sempre la mia prof del liceo per avermelo fatto conoscere così bene...

Passa da un tema all'altro, dalle frasi d'amore più poetiche alla prosa più sboccata in un battito di ciglia... Cambia umore e tema ogni carmina: una volta si arrende, un'altra volta spera, un'altra volta si incazza, un'altra volta sogna...forse è per quello che mi piace, perchè un pochino mi ci ritrovo! :)

Doveva essere uno spettacolo da conoscere il buon Catullo...

Anonimo ha detto...

Già... ti rispondo qui: lunedì sono senz'altro a Milano (a meno che non scoppi una bomba da qualche parte), corso Magenta 59. Non sono sicura del civico, ma tanto il palazzo ha fuori le bandierine e il cartello "parlamento europeo". Ho a disposizione un'ora di pausa pranzo, ma è abbastanza flessibile...
Direi che ci aggiorniamo prossimamente ;-)

bea