Oggi, complici anche le vicende degli ultimi giorni ( per curiosità leggete qui, anche i commenti) vi voglio regalare qualcosa che gira in rete ormai da un paio d'anni, ma che forse non tutti conoscono: l' "Handbook for Bloggers and Cyber-dissidents".
Molto spesso, come dimostra il recente caso della Birmania o quello ancora caldo dell'Iraq, i blog sono l'unico modo di far uscire e rendere pubbliche informazioni che rappresentano "l'altra faccia" rispetto a quella ufficiale, plagiata e distorta. Sono stati i blog a rendere pubbliche le esecuzioni dei monaci in Birmania e le violenze da loro subite (come potete vedere anche qui) e sono stati ancora i blog, in mancanza del Peter Arnett della situazione, a raccontare il punto di vista della Baghdad conquistata dagli americani.
Famoso in questo caso divenne il blog di un iracheno in particolare, Salam Pax (cardine della mia tesi alla triennale di Scienze della Comunicazione, che giuro prima o poi pubblicherò qui!), che finì persino per essere assunto dal prestigioso quotidiano britannico "Guardian". Il suo blog "Where is Raed" potete leggerlo qui e vi assicuro che se masticate un po' di inglese bene merita, Se non altro per confrontare il punto di vista tra culture diverse!
Prima di perdermi in altri mille ricordi e discorsi vi dò i due link del manuale và! Il primo lo trovate qui (link diretto al download), il secondo invece, in versione leggermente modificata qui (credo sia solo un discorso di stampanti).
PS: curiosando sul sito di Reporter Sans Frontieres si scopre che nel mondo nel primo mese del 2008 sono stati uccisi 3 giornalisti, imprigionati altri 126 insieme a 7 assistenti, ed imprigionate 63 persone sotto l'etichetta di "Cyberdissidenti".
Nel 2007 invece era andata così (dal sito rsf.org):
86 journalists and 20 media assistants were killed
887 arrested
1,511 physically attacked or threatened
67 journalists kidnapped
528 media outlets censored
Online:
37 bloggers were arrested
21 physically attacked
2,676 websites shut down or suspended
In 2006
85 journalists and 32 media assistants were killed
871 arrested
1,472 physically attacked or threatened
56 journalists kidnapped
912 media outlets censore
Informare può costare ancora caro.
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