Sto andando al lavoro al ristorante in bici quando passando per la solita strada del lungofiume mi imbatto in un cassonetto a lato della strada che sta vomitando fumo come una ciminiera. Dio sa cosa gli avessero tirato dentro: provo ad aprirlo ma è impossibile per via del fumo che continua ad uscire sempre di più.
Visto che non sembra intenzionato a farlo nessun altro, entro nel negozio nello stabile davanti e dico al proprietario, 50-60enne che non si è accorto di nulla: "Mi sa che le conviene chiamare i vigili, perchè il cassonetto qua davanti ha tutta l'aria di stare andando a fuoco...".
Lui esce, controlla, e chiama il 115:
"Pronto, chiamo da via XXX, c'è il cassonetto qua davanti che sta andando a fuoco... Sì, gli devono aver tirato qualcosa dentro... No, più che altro c'è un fumo scuro e un forte odore di diossina, quindi vi conviene fare presto...".
Va bene che ormai i giornali ce l'hanno descritta in ogni modo dai fatti di Napoli, ma come cavolo fa un uomo normale qualunque a descrivere l' "odore forte di diossina" che probabilmente non ha mai sentito in vita sua? D'improvviso l'Italia è diventata un paese di ingegneri chimici istruiti dai maestri Manzi - Bruno Vespa della situazione?!?
Il potere di suggestione della televisione... :)
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