venerdì 24 aprile 2009

Borghezio appeso ai lampioni come Mussolini e sacrestani con le svastiche. Storie di un'Italia che non riesce a liberarsi dai propri fantasmi.

L'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio appeso ad un lampione a testa in giu', a ricordare l'uccisione e l'esposizione del cadavere di Benito Mussolini in piazzale Loreto accaduta il 29 Aprile 1945. O meglio (e per fortuna) solo un fantoccio che riproduceva le sue fattezze a grandezza naturale.

E' quello che si sono trovati davanti alcuni ignari passanti ieri notte davanti alla sede della Lega Nord in via Poggio 23 a Torino. L'azione é stata rivendicata piu' tardi rivendicata dalla federazione anarchica torinese: "nella nostra citta', in occasione del 25 aprile, c'e' chi ha voluto ricordare che oggi il fascismo ha il volto della Lega e colpisce ogni giorno".





La notizia, sostanzialmente ignorata dai grandi media (a parte una nota dell'ADNKronos non ho trovato altro), é stata ripresa soltanto dal network di Indymedia. Sui muri di Torino accanto al fantoccio appeso troneggiavano anche le scritte 'Lega=fascismo' e 'Borghezio... piazzale Loreto c'e' ancora posto!', con accanto il simbolo dell'anarchia. Sotto al campanello degli uffici della Lega Nord e' stato affisso anche un cartello con la scritta 'Bossi, Maroni e Borghezio... a p.le Loreto c'e' ancora tanto posto!'.



Nel frattempo - per restare in tema - oggi é uscita su Corriere.it la notizia shock del sacrestano di Vigevano, in provincia di Pavia, che martedi' scorso ha accolto i parrocchiani davanti alla propria chiesa con l'effigie di una svastica nazista indossata sul braccio con surreale naturalezza. Angelo Idi, 51 anni, da 5 anni canonico della parrocchia di San Francesco, lo ha fatto proprio martedi', il giorno del ricordo delle vittime dell'Olocausto in cui tutto il mondo si é raccolto per tributare gli onori alle vittime dei campi di concentramento nazisti.


«Non lo sapevo — si é giustificato —, ma non mi pare comunque che in questi anni gli israeliani abbiano avuto la mano leggera con i palestinesi». «Sì, io sono di estrema de­stra — ha poi ammesso — e sono fiero di esserlo. Mi sento il portavo­ce delle Brigate Nere, dei giova­ni combattenti della Repubbli­ca di Salò che non hanno sven­duto il loro onore e la patria, co­me invece hanno fatto coloro che, definendosi combattenti, hanno fomentato una guerra fratricida».

Tutto questo accade all'indomani del 25 aprile, festa nazionale della Liberazione. Quel giorno di tanti anni fa l'Italia ha festeggiato la vittoria contro il nazifascismo. Ma é triste constatare come ancora oggi, a distanza di tanti anni, non sia riuscita anche a liberarsi dai suoi fantasmi.


2 commenti:

Luce ha detto...

questo prete è un pazzo...

Eleanor ha detto...

so che il post è vecchio, ma mi è capitato oggi sotto mano...volevo dirti che sarebbe bello se si trattasse solo di fantasmi del nazifascismo. Ma i fantasmi non fanno male. i fascisti, i neofascisti, i leghisti, ...e tutto quello che gli gira attorno....fa male, fa vittime, aspetta sotto casa gli antifascisti con bottiglie di vetro come armi, attacca manifestanti in piazza con spranghe col tricolore, minaccia un docente, omosessuale, che aspetta la metro per conto suo...purtroppo non si tratta di fantasmi.