martedì 10 marzo 2009

Ego brandizzato

Dalla fantasia della mia amica Lavinia, (http://jacquelinewas17.splinder.com/) un pezzettino curioso che mi piaceva e che ho deciso di pubblicare qui. Voi che ne pensate?


EGO BRANDIZZATO.

Sono bombardata dai payoff. Tutto è correttamente posizionato. Come avere la bottiglia di vodka nella mano destra, la bottiglia di tonica nella sinistra, il bicchiere nel mezzo, la sensazione che sia tutto a posto, tutto in ordine. Ogni marca se ne sta lì, posizionata accuratamente nel suo scaffalino.
Wind comunica in un soffio, Vodafone è tutta intorno a me, 3 un mistico magic number.


Quando avevo tra anni entrai in cucina e dissi con aria di superiorità: “Mamma, so fare le traduzioni”. “Cosa traduci amore?” chiese lei molto preoccupata. “Eh, ad esempio, non so, Galbani, hai presente Galbani? Galbani vuol dire fiducia.” Il mio intervento linguistico fu tradotto anch’esso, nel senso che si tradusse nel divieto totale di guardare la tv più di un’ora al giorno: addio Candy Candy, addio Mark Lenders, addio Drive In e Vito Catozzo, solo un’ora di Video music al giorno, in loop allucinogeno. Viene prima l’uovo o la gallina? Venne prima l’advertising o la musica? Non lo so, ma restano tuttora intrecciati indissolubilmente.

Resta il fatto che già allora tutto era posizionato, prodotti per famiglie, prodotti per bambini, prodotti per teenager, e a parte una breve parentesi in cui tutto si è fuso nell’enorme calderone del messaggio veicolato da stimolo sessuale (dobbiamo pubblicizzare uno shampoo antiforfora? Vai con la tettona. Solo una terza scarsa, che la quarta abbondante ci serve per i gusci dei telecomandi, e Rocco Siffredi per le patatine delle festicciole dei bambini) le cose stanno ancora così. Barilla dove c’è casa, silenzio parla Agnesi, o così o Pomì, più gusto di Burghy nessuno ti dà.

Una spintarella da Mtv e la fetta del target giovanile si è leggermente allargato, ma tant’è.
Tutto ha il suo posto ancora adesso.

All music/All in music, L’Oreal, perché voi valete, Muller, fate l’amore con il sapore.


E allora mi brandizzo anche io. Mi trovo un posticino, io che non so mai dove stare, che mi sento fuori posto dove sto e che se sto seduta composta come minimo rovescio un bicchiere addosso a qualcuno. Mi posiziono, mi concedo al mio target e poi, mal che vada, procedo al rinnovamento del brand. Ho anche il payoff, guarda. ALL YOU NEED IS LAV. Una di quelle cose che dici, non so, tu hai la macchina figa, vai in giro col Mercedes? Ah si, e io c’ho il payoff. E che cos’è? Non lo sai, lo vedi che sei sfigato, neanche sai cos’è il payoff, evapora, và.

Speriamo solo che non lo venga a sapere la mamma, altrimenti mi vieta di andare a lavorare per più di un’ora al giorno.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il corredo di immagini è perfetto...un bacio, Lav

Gig ha detto...

Felice che ti piaccia Lavi! Posso contare su un tuo link allora? :)

Aspetto i prossimi!

Ale:)

Anonimo ha detto...

Ovviamente...link già creato. Grazie e alla prossima!