martedì 17 marzo 2009

Molise: la Regione oscura il giornale "scomodo"

Da Repubblica.it, una storia raccontata da Antonello Caporale per capire l'importanza della libertà di stampa. Prima che sia troppo tardi o - come in questo caso - prima che una voce si spenga..

MOLISE: BAVAGLIO AL GIORNALE SCOMODO

Segno dei tempi: la Regione Molise, tutta la Regione, ha deliberato la messa al bando di un giornale, il Nuovo Molise. Ha deliberato, proprio così. Con una delibera di Giunta ha definito "ossessiva" la campagna di stampa del quotidiano ritenuta denigratoria al punto di avanzare la richiesta di un bavaglio, forte e stretto, alla bocca. Il giudice dovrà valutare i danni, se ci sono stati e a quanto ammontano. Azione civile, a quel che appare. Non penale. Ma il nuovo che avanza è che il governo della Regione ha telegrafato a tutti i tg, nazionali e locali, ordinando di smettere di leggere in televisione i titoli di quel quotidiano durante le rassegne stampa mattutine. Nel caso non provvedano, saranno guai.

Il Molise è sempre alla ricerca di un suo tratto originale, di un proprio punto di caduta singolare. Antonio Di Pietro, molisano illustre e oggetto di grande appeal elettorale, durante gli anni di governo al ministero delle Infrastrutture non ha fatto mancare sostegno e quattrini alla terra, anche in connessione istituzionale, chiamiamola così, con il presidente berlusconiano della Regione, un signore dalla faccia rotondamente democristiana, il dottor Michele Iorio (nella foto a sinistra). E Iorio, abituato alle poltrone, seduto negli anni scorsi contemporaneamente (e contra legem) su quella di palazzo Madama e l'altra di Campobasso, governatore-senatore dunque, ha coltivato l'amicizia fino a renderla piena di idee e di combinazioni. L'autostrada che il Molise finalmente avrà è frutto di questa felice coniugazione di talenti.

Il berlusconiano Iorio è però bacchettato, con foga quotidiana, da un giornale berlusconiano, il Nuovo Molise appunto, detenuto da Giuseppe Ciarrapico, senatore del Popolo delle libertà che ha ottenuto per la sua diffusione l'abbinamento a Il Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi. Un testacoda politico, un corto circuito nel quale amici e nemici si confondono e si mischiano continuamente.

La foga narrante del Nuovo Molise non è in discussione. E anche l'esuberanza dei titoli, la lama con la quale taglia i fatti e li comunica ai lettori è questione appurata. Basta sfogliarlo. Ma la Regione fa molto parlare di sé. E mai bene. Assai indebitata, debiti contratti per far fronte a una visione del mondo in cui i cittadini sono sempre trasformati in clientes da accudire, ha realizzato, con i vari piani di ricostruzione del dopo terremoto, progetti limpidamente spreconi. Milioni di euro bruciati, soldi triturati nell'idea che la vita è solo un grande movimento terra: fabbrica di bretelle stradali, case e palazzi e capannoni e piazze, cemento armato ovunque, contributi a fondo perduto per ogni fantasia possibile. Un fiorire di iniziative mai assolutamente necessarie né compiutamente ragionevoli. L'idea fondativa sottende una tesi molto in voga nell'Italietta che conta: spendo, dunque sono.

Adesso la nuova mossa, anch'essa innovativa nel genere. Bavaglio al nemico.
Ora e per sempre.

---

Per chi poi volesse saperne di più, qui il link all'articolo di Sergio Rizzo del Corriere della Sera sulla vicenda preso dalle pagine del sito online del giornale molisano.

Nessun commento: