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"You're amazing - mi fa una ad un certo punto da dietro un paio di occhi azzurri, al trecentesimo piatto portato in sala - How can you be always with a smile in your face?". "Davanti ad una faccia come la tua - gli ho risposto - si può solo continuare a sorridere: per il resto non c'è spazio!".
Credo che il segreto sia quello di non prendere mai del tutto le cose sul serio, e di essere sempre disposto allo scherzo con tutti perchè, se tu sei così con il mondo, per quello che ho sempre visto il mondo tenderà ad esserlo con te. Scherzate, chiamate davanti a tutti "Massimo Giletti" l'impresario della compagnia che effettivamente ne è la copia quasi sputata, entrate come se ogni applauso che si scambiano tra loro fosse il vostro e scherzate su ogni piatto o su ogni ordine, e su come sembrino studiare disperatamente tra loro il modo di mettere il ristorante nella maggiore situazione di caos possibile. Siate voi stessi, "smadonnate" se vi gira, ridete se vi va, ribaltate i ruoli ma restando voi stessi, scherzate come se fosse il vostro ultimo giorno di lavoro e non ve ne fregasse niente del giorno dopo (ma non oltrepassando mai il sottile confine della ragionevolezza): ci sarà da divertirsi.
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Poi capita addirittura che alcuni di loro, con cui ormai puoi dire di aver fatto amicizia, ti invitino a fine serata da loro in albergo per continuare la festa, e così è facile ritrovarsi in un mezzo sogno assurdo dove alle 4 di notte sei ancora a bere e fare baccano in un albergo quattro stelle extralusso, dove la maschera fa tanto d'occhi quando ti vede entrare in maglietta "Hard Rock Cafè", e ci rimane male perchè sembri rovinargli l'atmosfera ma non può fare nulla... Il tutto reso ancora più assurdo dal fatto che all'invito della compagnia il padrone del ristorante, noto per la sua "parsimonia esagerata", ti inviti a prendere la bottiglia che più ti piace dal bancone del bar perchè "non puoi andare a mani vuote", e ti dica di non preoccuparti per la roba da mettere ancora a posto perchè tanto "domani c'è tempo"..
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Una volta dicevamo Mari che si dovesse vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo... Ora credo che ognuno si debba vivere come se fosse il primo. Come se fossimo appena arrivati, ancora fiduciosi in tutto, e avessimo solo davanti gente da conoscere e cose da imparare, e gente disposta ad insegnarcele con un sorriso se noi gliene facciamo uno in cambio senza chiedere nulla di più. C'è un detto non scritto dei giornalisti, almeno quelli che conosco io: "Se vai ad una conferenza stampa ed esci senza neanche un numero di telefono nuovo, è come se tu non ci fossi mai stato". Io applico solo questo anche a tutto il resto: se vai ad una festa e non conosci nessuno di nuovo, è come se in un certo senso tu non ci fossi mai stato... E da cosa nasce cosa, e da una chiacchera rubata ad un tavolo nasce una serata che ti ricordi per un pezzo...
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Grazie della serata Arthour: se mai passerai di qua ringrazia tutti da parte mia per la serata, e gira alla compagnia i miei migliori auguri di buona fortuna per la loro carriera e per la tua! Spero di rivedervi prima o poi: se mai tornerete in Italia fatemi un fischio...
A presto: shalom my friend!
3 commenti:
Bella storia gig, bella storia...
;-)
ps: fatto anche qualche passo a due con qualche ballerina?...
A volte mi chiedo se tu sia davvero un giornalista come dici o uno pseudonimo non ancora conosciuto di Tinto Brass... :)
No, non sono il sommo maestro Brass... altrimenti ti avrei più sobriamente chiesto se hai tastato il culo a qualche ballerina in vena di porcherie....
... sul mio blog c'è qualcosa per te...
;-)
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