"Queste immagini potrebbero urtare la vostra sensibilità", sta scritto nella prima slide della galleria di Repubblica: qui non avete scelta.
Lì non hanno avuto scelta.
Per la questione italiana, invece, ancora possibilità ci sono
Le immagini di incredibile violenza. In Sudafrica sembrano tornati i tempi dell'apartheid, ma questa volta a fare violenza sui neri sono altri neri. Le township, dove una volta i bianchi avevano segregato la popolazione di colore, sono ora abitate dai tanti immigrati che arrivano dallo Zimbabwe, da Malawi, Mozambico e Somalia.
Dall'inizio di maggio, contro questi poveri disperati che fuggono da carestie e tumulti politici si è scatenata la rabbia dei sudafricani. Al grido di "cacciamo gli stranieri" anche ieri una folla inferocita ha razziato uno dei sobborghi di baracche alla periferia di Johannesburg: dodici persone sono state uccise, bruciate vive o bastonate fino alla morte, le donne sono state stuprate e le catapecchie date alle fiamme; almeno cinquanta sono i ricoverati in ospedale.
Sono arrivati i blindati, che una volta il regime bianco mandava a disperdere le sommosse nelle township in rivolta contro l'apartheid, i poliziotti hanno cercato di mettere in fuga le gang armate di pistole e machete con i gas lacrimogeni e hanno arrestato centinaia di persone, ma soprattutto hanno cercato di portare via gli immigrati terrorizzati.
Popoli che fuggono, e non sanno dove andare.
Voi che fareste, se foste in loro?
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