giovedì 18 settembre 2008

L'intervista a Nicolò Modica, il "cantante dei tram"

Come promesso, eccovi l'intervista pubblicata oggi sul Giorno a Nicolò, il cantante della metro. Purtroppo ho dimenticato a casa la macchina fotografica dove avevo salvato i video: li aggiungo appena possibile sul post! Perdonatemi...

di ALESSANDRO GIGANTE

È conosciutissimo a Milano, su Youtube ha schiere di fan che postano i video delle sue esibizioni ed è l’estimatore numero uno dell’azienda di trasporti locale, «precisissima e ricca di vetture e di linee. Poche città ne hanno di così belle, ma non tutti se ne rendono conto». È Nicolò Modica, 27enne torinese che ha fatto dei tram e della metropolitana il suo palcoscenico personale. Gira per 6-7 ore al giorno con una cassa amplificatrice ed un microsono wireless comprati a 450 euro, organizzando karaoke improvvisati e facendo cantare la città su e giù per i binari. «Lo fanno tutti: i romeni coi violini nella metro, gli zingari alle fermate nei tram, i buskers che si fermano a fare i concertini per strada. Perchè io non dovrei farlo? In fondo è solo un modo per mantenersi, facendo divertire la gente». Cantando Nicolò non solo si diverte, ma ottiene la sua unica fonte di reddito da quello che gli regala la gente. «Per questo ringrazio tutti i milanesi. Questa non è la città che tutti pensano, di gente grigia e spenta. Io mi trovo meglio qui che a Torino, e non l’avrei mai pensato».

«QUESTA CITTA' è stupenda. Il calore che ti dà la gente qui è tutto speciale. Entro in una pasticceria e trovo anche le bariste che mi offrono un caffè, perchè dicono che mi hanno incontrato prima sul tram e che ho reso la loro giornata migliore, facendole ridere un po’».

Come ti è venuta l’idea di darti al karaoke sui tram?

L’ispirazione l’ho presa dalle grandi capitali europee, come Londra. Lì lo fanno in tanti, e mi stupisco che qui non ci avesse ancora pensato nessuno. La prima volta l’ho fatto a Torino. Ho cantato per scherzo su un tram e alla fine mi hanno lasciato 4 euro in mano. Lì ho cominciato a pensare: "E se iniziassi davvero a farlo come lavoro?"».

E da lì sei partito...

Sì, all’inizio giravo a Torino in semiclandestinità. Non l’avevo detto nemmeno alla mia ragazza, che credeva lavorassi in un’azienda. Poi suo fratello un giorno mi ha "scoperto" su un tram e mi ha filmato di nascosto, mandando tutto a lei. «Guarda cosa fa il tuo impiegato», le ha detto, e lei se l’è presa a morte. Voleva che smettessi perchè non le andava giù».

E lì cosa hai fatto?

«Non ce l’ho fatta, mi piaceva troppo. Per un po’ le ho detto che lavoravo nella ditta di mio padre, che in realtà è un pittore. Poi lei insisteva, io ho tentato di convincerla che non si fosse nulla di male, ma mi ha piantato dopo poco. Allora ho detto: «basta, vado a farlo dove non mi conosce nessuno».

E sei arrivato a Milano...

«No, non subito. Prima sono stato un po’ a Roma, ma lì ci sono tanti artisti in giro, è pieno ovunque. Allora tre anni fa ho preso e sono venuto qui».

Com’è la città?

«Diversa da come la descrivono. Ho sempre trovato un pubblico caloroso. Magari non cantano, ma ridono sempre. Si divertono, e a me basta quello. Poi mi indicano ai loro amici la volta dopo che mi ritrovano sul tram, e mi lasciano tutti qualcosina».

Quanto guadagni in una giornata in media?

«Beh, di solito quando va bene sono capace di tirar su anche 4-5 euro a canzone. Nei giorni migliori il totale si aggira sui 180-200 euro, per 6-7 ore di lavoro».

Sembra parecchio! Rapportato in un mese non è niente male...

«Alt: se girassi tutti i giorni del mese sì. Ma io canto solo due giorni a settimana, e il resto rimango a Torino. Non voglio stufare il pubblico. Se una cosa diventa abitudine, poi non colpisce più. Poi non sono avido: a me va bene così. Lo faccio per campare, ma anche per divertimento. Suono sui tram perchè mi piace la cornice: tutto intorno a te si muove, sembra di essere sul set di un video».

Il tuo repertorio?

«Vasco, Gerardina Trovato, Raf, Ligabue, Baglioni...soprattutto Baglioni: è il mio cantante preferito. L’ho anche incontrato: mi piacerebbe cantare con lui».

Il tuo sogno?

«Beh, sfondare mi piacerebbe...ma se mi chiamassero a fare un programma tv come X-Factor o non so cos’altro, non ci andrei. Quello è un successo effimero, vali finchè non ne trovano un altro. Piuttosto preferisco rimanere qui. Adesso voglio fare un disco, autoprodurmi. Io scrivo anche canzoni. Lo chiamerò "Innamorato". perchè io sono un artista, innamorato della vita. Il mio sogno è fare una rivoluzione artistica».

In che senso?

«Vedi, ora conta solo la bellezza estetica: il vestito che hai, l’immagine...io voglio andare oltre questo. Voglio far contare di più la simpatia, il carattere. Andare controcorrente. Io sono un insieme di valori: la poesia, l’arte, la musica..sono questi che voglio far conoscere e far dominare. Io ringrazio Milano per avermi fatto diventare un artista. Le mie canzoni sono un modo per dirle: "ti voglio bene"».
- Se lo incontrate per caso in qualche tram, ditegli che lo saluta Alessandro il giornalista e mi farete un regalo!
Ah, curiosità per chi volesse intraprendere il mestiere: non ho potuto infilarlo nell'articolo, ma Nicolò mi ha detto che cantando sui tram si rimorchia un casino!

A buon intenditor...(Eli, non preoccuparti: io in metro ci faccio al massimo i palloncini...)

Prossimamente i video! Bye!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per l'intervista e per il blog. In bocca al lupo per la tua carriera!

Antonio ha detto...

Niccolò sei il migliore..
ahahah

le barcarole ha detto...

ciao..niccolò canta in tram una canzone che è stata l'inno dei nostri beniamini:
gigi chiappin e l'orchestra del cuore..
la canzone si chiama la moto
noi fans di gigi vogliamo incontrare niccolò e fare un tour in tram con lui!! anche gigi stesso vuole partecipare
come fare per incontrarlo??
il nostro blog dedicato a gigi è:
www.lebarcarole.splinder.com
ciao
cristina e le barcarole