lunedì 22 settembre 2008

"Come una prostituta: non era un'autostoppista?" Le scuse dei clienti "pizzicati" dalla Municipale...

Per la serie: la fantasia degli italiani non ha limiti... Eppure, confesso, io un'indicazione stradale a una prostituta giel'ho chiesta veramente... Dovevo andare all'Ikea di Padova, era pieno di cartelli coi lavori, non si capiva nulla e in zona c'erano soltanto loro...

No, poi sono andato all'Ikea veramente... Malfidati che non siete altro...

Dopo l'ordinanza di alemanno
«MI SERVIVA UN'INDICAZIONE STRADALE»
Le giustificazioni dei clienti romani delle prostitute beccati dai vigili che li hanno multati

ROMA -
C’è chi dice di essersi perso e «di aver bisogno di un’indicazione stradale per tornare a casa». Chi invece di essersi fermato dopo aver pensato che quella ragazza in minigonna all’angolo della strada gli sembrava una parente, una vecchia amica, perfino una ex compagna di scuola.
Chi ritiene una giustificazione valida andare con una lucciola «prima di tornare a casa dopo una faticosa giornata di lavoro», e chi lo considera perfino un toccasana per la salute. I clienti delle prostitute, almeno a Roma, di fantasia ne hanno davvero molta. Forse prima dell’ordinanza comunale, che per loro prevede una multa da 200 euro, ne avevano di meno. Ma da qualche giorno sono corsi ai ripari, sfoderando scuse singolari e, a volte, divertenti, per sfuggire al verbale.

PROVVEDIMENTO
- Il provvedimento fortemente voluto dal sindaco Gianni Alemanno colpisce infatti i frequentatori delle prostitute (ma anche con la stessa sanzione le stesse ragazze o i viados, se in abiti succinti e con il chiaro intento di adescare) sorpresi in flagrante a “contattare” le ragazze, soprattutto se su strade ad alto scorrimento e a rischio-incidenti. Come via Salaria, ormai una consolare-simbolo della prostituzione romana. «Ahò, ma io che c’entro? Sono loro che ci stanno!», aveva implorato giorni fa un meccanico di 28 anni fermato dalla Municipale dopo essersi appartato con un trans in pieno pomeriggio. Il giovane è stato il primo cliente multato a Roma. «Non ho capito che ho fatto di male, pagherò la multa, ma non voterò più per Alemanno», aveva aggiunto fra lo stupore degli agenti. Nel giro di una settimana sono stati quasi un centinaio di clienti che per pochi minuti in compagnia di una lucciola si sono invece ritrovati fra le mani un verbale di contravvenzione. Per molti di loro trovare una giustificazione non è servito. La frase «Che volete? Con mia moglie non vado più. Così mi consolo con queste ragazze…ma le avete viste?» è una delle più gettonate, e non solo fra i clienti più anziani, ma anche fra i quarantenni e i cinquantenni caduti nella rete. In tanti, invece, allargano le braccia rassegnati.

"CHI PAGHERA"? - Ammettono la violazione, ma non sono preoccupati tanto dal fatto di essere puniti come “clienti”, ma piuttosto dal dover sborsare 200 euro: «Andare con lei mi costava solo 30 euro, ma così diventa troppo caro». Soltanto in un paio di giorni di controlli, il Comune ha elevato multe per un totale di quasi 30 mila euro, sia alle “lucciole” che ai loro frequentatori. Un piccolo record, ma bisognerà ora vedere chi metterà mano al portafoglio. Quasi sicuramente solo i clienti, perché molte prostitute hanno già annunciato di non voler pagare.

1 commento:

Bisco ha detto...

Io avrei usato anche "Le giuro che sembrava sua sorella!!"