lunedì 3 marzo 2008

"Stati generali dell'Informazione veneta": tante domande, nessuna risposta.

In ritardo, ma non potevo postarlo prima causa aula computer chiusa nel weekend, ecco il post sugli "Stati Generali dell'Informazione" tenutisi a Venezia alla sede dell'Ordine dei giornalisti del Veneto lo scorso Venerdì.

Dovevano essere un momento per "
trovarsi tutti attorno ad un tavolo per affrontare le tematiche di maggiore attualità e preoccupazione, alla ricerca di una linea comune e condivisa", come scrivevano nella mail di invito: sono stati in realtà solo gli interventi di tutti i maggiori media veneti, per bocca in genere dei loro direttori, che hanno lasciato più o meno lo stesso tempo che hanno trovato.

Si comincia con un particolare curioso: appena arrivati scopriamo di non essere stati invitati!
La convocazione è infatti rivolta ai colleghi "pubblicisti e professionisti"! Ora, va bene che i praticanti al di fuori delle scuole di giornalismo sono una razza a dir poco in estinzione, però esistiamo ancora! Ma vabbè!

Prendiamo posizione in sedia, e si comincia! La manifestazione è in realtà una sfilata di direttori e caporedattori ( a parte qualche eccezione come un freelance lì presente, si va dai direttori di Gazzettino, Corriere delle Alpi, Arena di Verona, Ansa, VenetoSat, Mattino di Padova, etc...) che parlano per una decina di minuti, espongono i loro problemi, e tornano a sedere.

Ognuno naturalmente ha un'idea di cosa di non vada nel mondo della comunicazione attuale: si va dal precariato in costante crescita che non garantisce professionalità, alla crescita di internet e delle free press sottovalutata dall'Ordine ("
Questa concorrenza cannibalizza la nostra professione, e l'Ordine deve attrezzarsi"), alla non conoscenza della Carta di Treviso da parte dei cronisti di giudiziaria ("che non sanno nemmeno cosa possono scrivere e cosa no") allo spettacolarismo dell'informazione (e qui le civette del Mattino che trovate in giro per il blog parlano da sole..) all'impossibilità ora di fare delle foto di bambini senza rischiare delle grane (?).

Qualcuno coraggiosamente cita anche dei dati: il direttore del Gazzettino, Roberto Papetti, spiega ad esempio abbastanza chiaramente perchè il problema dei collaboratori pagati anche due euro al pezzo non avrà soluzione in tempi brevi: "
Al Gazzettino attualmente lavorano 122 assunti con art.1 (tempo indeterminato), 12 con art.35 (praticanti a 8-900 euro al mese)...e un migliaio di collaboratori pagati al pezzo. Ora: immaginate cosa succederebbe se io dovessi contrattualizzare tutta questa gente domani. Il giornale fallirebbe in due giorni!".

Qualcuno fa discorsi che non hanno un senso al mondo ("A volte ci troviamo di fronte a collaboratori totalmente impreparati al lavoro che devono fare. Si sente l'esigenza di professionalizzare queste persone..." ...e le scuole di giornalismo di cui vi lamentate sempre a che servono? Ma i praticanti non esistono...), e dopo un po' confesso sinceramente che tutti i discorsi finiscono per assomigliarsi, specie quando si avvicina l'orario della pausa pranzo!

Si termina alle due e mezzo circa, dopo circa una ventina di interventi e dieci persone rimaste in sala (quando la fame chiama...), con una conclusione abbastanza triste:
tutti si pongono domande su tutto, ma nessuno ha una risposta che una per nessuna delle questioni in sospeso, e si capisce che tutto è destinato a rimanere com'è...

Alla fine gli Stati Generali si possono sintetizzare bene in due cose: la faccia simpatica di questo signore che è rimasto come me sino al termine degli interventi (e che russa beato in poltrona come fosse in Parlamento) e la battuta colta al volo di un giornalista fuori in calle: "Beh, perlomeno si potrà dire che questo presidente dell'Ordine qualcosa di nuovo l'ha fatto: perchè chiamare "Stati Generali dell'Informazione" la solita riunione..."

Traduzione: tutto resta com'è, e tenetevelo così...


2 commenti:

CHICCO MERDEZ ha detto...

(Chicco Merdez serious mode on)
Non mi stupisce affatto che l'esito di queste buffonate chiamate Stati Generali da quel megalomane di Amadori sia il nulla. D'altra parte, lo avevo pronosticato un mese fa in un post... I know my chicken... E comunque non c'ero, figurati se mi interessano queste ca55ate... ma mi stupisce che ci fossi tu!
(Chicco Merdez serious mode off)

Per il resto sì, è vero, so fare bene il ca55aro, quando mi ci metto... ma so anche nascondermi bene, se le esigenze di 'servizio' lo richiedono... peccato, perchè ho idea che ci potremmo intendere al volo... per la pizza, ti mando mio zio Ture 'o bagascione, specializzato in riciclaggio aumm' aumm' di rifiuti pericolosi...
;-)

Gig ha detto...

Beh, per me puoi venire a prenderti una pizza anche travestito da "sior Todaro Brontolon" o da dottore della peste del '600!
Stai sicuro che non ti riconoscerà nessuno!

Per il resto ero lì per quelle che credevo essere esigenze di servizio, poi rivelatesi una totale infondatezza visto che degli alti quadri dirigenti del master (che avevano inserito l'evento raccomandando a tutti la partecipazione perchè facente parte delle "ore di lezione") non c'era nessuno...

Per il resto per lo smaltimento ci si può accordare, quando riuscirò a staccarla dal soffitto e a farla smettere di pronunciare strane frasi in latino corrotto... :)

Dai, una volta fatti vedere!
O perlomeno mandami una mail privata (l'indirizzo lo trovi!) e ce se accorda privatamente tra gentiluomm'ni...

Au revoir!

Gig:)