giovedì 30 settembre 2010

Logavitmi

Berlusconi, Tremonti e Frattini commentano la fiducia appena ottenuta alla Camera, per capire se si possa fare a meno dei finiani o no....


(tnks to Metilparaben)

mercoledì 29 settembre 2010

Photo fiducia!

Da "Non leggere questo blog", un'altra bella versione della giornata di oggi a Montecitorio col discorso di Silvio Berlusconi e lla fiducia incassata grazie a Finiani ed MPA.

(clicca sull'immagine per allargarla) 


Oggi in rete si stan sbizzarrendo tutti... :)

Montecitorio, il discorso di Silvio e Facebook

Cosa si sarebbero potuti dire i nostri illustri politici dopo la seduta di questa mattina se avessero avuto Facebook?

(clicca sull'immagine per vederla ingrandita)


(tnks to L'Espresso)

Certo che il colpo di genio di Berlusconi di dichiarare conclusa la Salerno Reggio Calabria e di definire sè stesso come noto uomo di dialogo nel discorso di questa mattina non l'avrebbe potuto immaginare neanche il padreterno, credo... Tutto il resto del panegirico di 56 minuti sul futuro dell'Italia, sulla crisi che prima c'è - poi non c'è - poi torna - poi non è vero - poi sono i soliti comunisti che portano nera - e alla fine ci ha colpito e non potevamo prevederlo, sulle tasse ridotte per tutti,  sulla magistratura politicizzata, sui giovani futuro (trapassato?) del Paese, sul processo breve, sul Ponte sullo stretto e tutto il resto credo sia meglio non commentarlo neanche...


martedì 28 settembre 2010

Il sinonimo corretto di gay? Pederasta ed invertito!

Ogni tanto capita, quando si scrive qualcosa di essera corto di sinonimi. E allora s - specie se si è al computer - si cerca su un dizionario di sinonimi e contrari online una nuova parola per trarci d'impaccio. Ora: avete mai provato a chiedere a Google quale sia un sinonimo di "gay"?

Inseriamo la query su Google...



...entriamo nel primo sito suggerito (in questo caso "sinonimi master", che è proposto come "dizionario online per la scuola e per l'ufficio")...




...ed ecco scoperto che i sinonimo corretti di gay sono nell'ordine:

Sinonimi: invertito, omosessuale, pederasta, travestito, diverso, zia || Vedi anche: culatone, checca, culo, finocchio, orecchione, frocio Contrari: eterosessuale, normale


Ora, oltre ad incazzarci sacrosantamente con le app della Apple che definiscono l'Italia come paese della pizza, della mafia e degli scooter (!?!) invitando i ministri a fare qualunque cosa per rimuovere questa vergogna, non sarebbe il caso di fare qualcosa anche qui?

Post Scriptum n°1 : anche la pubblicità basata sulla parole chiave che alla ricerca di "gay" propone consulti psichiatrici specializzati è una perla da non sottovalutare... Mi vien quasi il dubbio che Google abbia i server in Vaticano...

Post Scriptum n°2 : probabilmente vostra zia è lesbica, e non lo sapevate. Oppure, se non è lesbica è una schiava.

Se non lo sapevate (come diceva la Vulvia), sapevatelo! Ricordate sempre: l'ignoranza è una brutta bestia!


Democrazia a porte chiuse

A volte - si dice - la stampa dà fastidio. Specie quando ficca il naso nelle cose scomode, anche senza proferire parola, per far vedere  - e capire - alla gente cosa accada davvero nei luoghi dove si decide nelle grandi e nelle piccola cose della loro vita quotidiana

Di sicuro ha dato e continua a dare fastidio ad Adro, dove il sindaco non teme di tappezzare una scuola pubblica con ben 700 cosidetti "Soli delle Alpi" o di incoraggiare cacce al clandestino con premi da 500 euro per ogni vigile diligente ma si dimostra ben più schivo davanti all'occhio di una telecamera, che viene ad ascoltare ciò lo stesso sindaco su quella scuola vorrebbe dire ai propri cittadini nel corso di un consiglio comunale promosso proprio per parlare della questione.

Un consiglio dapprima sospeso, con il sindaco che invita i giornalisti a uscire dalla sala senza fornire una valida motivazione, e poi definitivamente spostato a porte chiuse al giorno seguente dopo il trambusto che vedete nel video qui sotto.


La democrazia ad Adro c'è (almeno si spera) , ma su certe questioni opera evidentemente solo a porte chiuse. E poco importa se fuori dalla porta restano il garante della Privacy (il cui parere sulla presenza delle telecamere ai consigli comunali si può leggere qui) ed i poveri cittadini. Che una volta imbracciata una telecamera evidentemente tanto "liberi" non lo sono più. 

lunedì 27 settembre 2010

Honoris Causa

Voi pensate solo che quest'uomo che oggi definisce "porci" gli antichi romani è un ministro a cui volevano conferire (sotto pressione del ministro della pubblica Istruzione Mariastella Gelmini) una laurea Honoris causa nientemeno che in Scienze della comunicazione.



Con una presentazione così, credo che la tesi di laurea come minimo sarebbe potuta essere un simposio sui rutti. E forse sarebbe stato già un passo in avanti.

venerdì 24 settembre 2010

Nuovi professioni dal "Governo del fare"

giovedì 23 settembre 2010

Giancarlo Siani, e quella verità dal prezzo troppo alto



23 settembre 1985. Venticinque anni fa la Camorra uccideva per la prima volta un giornalista. Giancarlo Siani era uscito dalla redazione (Il Mattino di Napoli) e stava rientrando a casa al volante della sua Mehari verde. Quella sera doveva andare al concerto di Vasco. Ma il suo biglieto non sarà mai staccato. I killer lo freddarono sotto la sua abitazione con 10 colpi di pistola. Aveva compiuto 26 anni pochi giorni prima, il 19 settembre.

25 anni dopo, per non dimenticare.

mercoledì 22 settembre 2010

Applausi

 
Anche l'applauso degli stessi deputati alla fine, per il voto che sancisce ancora una volta l'intoccabilità della casta politica e nega alla magistratura l'autorizzazione per l'uso delle intercettazioni nelle inchieste sull'ex sottosegretario in odor di camorra Nicola Cosentino, accusato di concorso contiguità in ambienti camorristici.


Ci hanno messo meno di quattro minuti per far capire agli italiani in modo veloce e conciso che neppure la Costituzione (che all'articolo 3 recita un vano "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali) vale più in questo Paese.

Bravi, complimenti: da applausi, appunto.

lunedì 20 settembre 2010

...altrimenti?

"Se me lo chiede Bossi li tolgo". ...altrimenti?

Altrimenti? Se Bossi non lo chiederà? Che farà Oscar Lancini, il sindaco il leghista di Adro?

La domanda è rimasto nell'aria da questa mattina, perchè nessuno ha avuto il coraggio di ripetere questa piccola parola davanti alle affermazioni rese questa mattina dal sindaco di Adro, intervistato dopo la notizia della richiesta del ministro dell'istruzione MariaStella Gelmini di rimuovere dalla contestatissima scuola "padana" di Adro l'onnipresente simbolo del Sole delle Alpi.

"Non l'ho vista [la Gelmini] , ma prima - sono state le parole del sindaco - viene il mio capo". "Se il capo chiama io corro, perché prima che sindaco della Lega Nord sono un suo militante. Gli impegni sono abituato ad assolverli, le regole le rispetto, anche quelle della Repubblica Italiana".

La risposta a quel piccolo altrimenti è ciò che separa Adro dal diventare dopo Venezia un altro piccolo pezzo di Anti-stato leghista, dove le parole di un ministro della Repubblica non valgono quanto quelle del capo di un movimento. La risposta, a seconda del rumore che farà, è ciò che chiarirà invece se un sindaco debba essere più fedele al partito che l'ha eletto, o alla Repubblica che rappresenta ogni volta che indossa una fascia tricolore.

"Altrimenti?", chiedevano in un famoso film a Bud Spencer e Terence Hill; "Altrimenti ci arrabbiamo", era la risposta. Qui ad Adro, in attesa che arrivi la risposta leghista alla magica parolina sospesa nell'aria, mi chiedo chi si arrabbierà per primo. 

Voglio vedere se davvero stavolta saranno i padani, forcone e baionetta in mano, oppure gli italiani, stanchi di vedersi derubati pezzo a pezzo del loro Stato che non esiste più.

venerdì 17 settembre 2010

"Ho votato per vivisezionare i gatti? Non lo sapevo"

Parafrasando una frase in gran voga di questi tempi, si potrebbe dire che le hanno fatto firmare un provvedimento a sua insaputa.

Sì, perchè Iva Zanicchi, europarlamentare eletta nelle file del PDL ha confessato candidamente che quando ha votato sulla direttiva UE sulla vivisezione (che inserisce anche cani e gatti randagi nella lista degli animali da sottoporre ad esperimenti  di vivisezione) non aveva la benchè minima idea di che cosa stesse facendo.

A svelarlo, un’intervista di Patrizia Pertuso alla stessa Iva Zanicchi per l’edizione romana del quotidiano free-press Metro, che potete leggere integrale qui sotto.
Iva Zanicchi, parlamentare europeo per il Partito Popolare, ha votato a favore della direttiva UE sulla vivisezione.
D: “Ma lei non era un’amante di cani e gatti??”
R: “Assolutamente sì!!”
D: “Però ha votato a favore della direttiva UE sulla vivisezione…”
R: “Era necessario migliorare la legge esistente dell’89″
D: “Inserendo nella lista degli animali da vivisezionare anche cani e gatti randagi?”
R: “No, questo no…”
D: “Questo prevede la legge che ha votato.”
R: “Comunque, adesso passa tutto in mano al Governo…”
D: “un po’ comodo, non le sembra?”
R: “Avrei dovuto essere più forte ed astenermi…. Mi sono fidata dei miei assistenti…. Non posso mica seguire i lavori di tutte le commissioni!”
D: “Mi sta dicendo che non sa cosa ha votato?”
R: “Beh… adesso comunque voglio rimediare: spingerò per sperimentare in vitro, tanto i risultati sono gli stessi….”

 Tranquilli comunque. Iva Zanicchi è "solo" membro della commissione per lo sviluppo dell'Europa (che decide le direttive future di sviluppo dell'intera Unione Europea) e membro sostituto della commissione europea per l'Istruzione.

Per i prossimi 4 anni.

giovedì 16 settembre 2010

Miraggi collettivi

Berlusconi ha dichiarato in un'intervista concessa ieri al giornale francese Le Figarò :" Abbiamo ricostruito in tempo record tutta la città dell'Aquila". 

Ma allora questa che città è?





(Le foto di Massimo Aloisi provengono dal blog di Samantha Di Persio)


Qualcuno spieghi a Berlusconi ( e lo racconti anche ai poveri cronisti imbrogliati di Le Figarò)  che mettere in atto il progetto C.A.S.E. è cosa diversa da ricostruire una città che ancora ha le sue strade ingombre di macerie, e che dire attrezzare i Musp per ospitare le lezioni degli studenti è cosa diversa dal dire di "aver ricostruito tutte le scuole distrutte".

Oppure qualcuno spieghi ai 47.915 sfollati che hanno perso la casa, ai 14.723 sistemati nelle casette antisismiche, ai 2.690 che dormono nei moduli abitativi provvisori, ai 1.600 che vivono in affitto concordato mentre nei loro letti dormono indisturbate da 17 mesi solo le pietre venute giù quel maledetto 6 aprile,  ai 2.865 che vivono in albergo (1.934 in strutture ricettive dell'Aquila, 633 nella provincia di Teramo, 56 a Chieti, 230 a Pescara, 12 fuori regione) e ai 483 che vivono nelle caserme ,che sono tutti vittime di un miraggio collettivo e che la loro condizione di terremotati non esiste più.

Qualcuno - per favore - dica loro che per scoprire la verità sulla propria città vadano a leggere un giornale a 1100 km di distanza, e non guardino fuori dalle loro finestre.

 I miraggi collettivi, si sa, colpiscono senza pietà.

Anche dall'Aquila a Parigi, passando per Arcore.

mercoledì 15 settembre 2010

L'anti-stato e l'eroismo della signora Lucia

Segnatevi questa data: 15 settembre 2010.

E' il giorno in cui un pezzettino dello stato italiano è diventato di fatto un anti-stato, e dove uscire per le strade con la bandiera tricolore è diventato di fatto "proibito". Sinonimo di provocazione, motivo di insulto e causa di rischio per la propria salute.

L'hanno scoperto un consigliere comunale di Venezia, Marco Gavagnin della lista Cinque stelle e il blogger Paolo Papillo di Informazione dal basso quando durante la Festa dei popoli padani di domenica scorsa hanno provato ad avvicinarsi al palco leghista con una bandiera italiana. Il risultato è stato quello di ritrovarsi insultati e derisi dalla folla padana, e costretti ad essere scortati fuori dalla polizia che suggeriva di non esporre la bandiera, gesto che poteva essere considerato "di provocazione politica".

Il tutto in un luogo (riva dei 7 martiri) intitolato a uomini che per quella bandiera hanno combattuto e sono morti, all'interno di una città che del rispetto per tutte le culture ha fatto per secoli la propria bandiera.

Qui sotto trovate dal blog di  Paolo Papillo il video di quanto è accaduto. Qui invece la cronaca da Repubblica.it.






Mi dispiace per la signora Lucia, che quest'anno non ha potuto appendere come ogni anno al balcone il suo piccolo tricolore davanti al grande palco verde dove parlava Bossi, a causa dello sfratto che l'ha costretta ad andar via dalla casa da dove viveva da 25 anni. Con lei, abbiamo scoperto adesso, se n'è andato anche il piccolo pezzo di Italia che ancora trovava patria in quella riva.

Se fossi in Napolitano, oggi la proporrei per una medaglia al valor civile.

Per la sua piccola, eroica resistenza nell'aver mantenuto lo Stato italiano dove oggi non esiste più

Il Predellino? A me dà più fastidio Stracquadanio

Giornalisticamente parlando, non posso che condannare l'attacco hacker al giornale del PDL "Il Predellino", fondato dall'ormai celeberrimo deputato Giorgio Stracquadanio (sopra, l'homepage del sito come si vede oggi) , perchè lede un diritto fondamentale che è quello della libertà di espressione, che deve essere permessa a tutti.

Ma mi ha stupito la frase messa in homepage dagli stessi operatori del sito: "Il Predellino dà fastidio".

Chissà se qualcuno si è chiesto a quanti italiani può aver dato fastidio il fondatore del Predellino stesso quando ha dichiarato da quelle stesse pagine che chi è arrivato in Parlamento (o in qualsiasi altra posizione di carriera all'interno di qualsivoglia posto) non già per merito ma per essersi prostituita/o non dovrebbe assolutamente dimettersi perchè non ha fatto niente di sbagliato.

Chi ha studiato e si è dato da fare per conquistarsi sul serio il merito  meriterebbe un po' più di rispetto, e penso ben altra considerazione. Se non altro da un rappresentante di quelle istituzioni che proprio sul merito dovrebbero in teoria fondare i propri pilastri.

Tornate pure, ma con calma. Speriamo che nel frattempo il vostro fondatore rinsavisca un po'.

Sottocoperta

Sottocoperta. 

Lo erano i finanzieri italiani a bordo della motovedetta libica mentre gli stessi marinai di Gheddafi, osannat e accolti in pompa magna dal nostro Governo solo poche settimane prima, mitragliavano i nostri connazionali a bordo del peschereccio Ariete. Colpevoli - a quanto pare -  solo di pescare in un tratto di mare che per tutti è internazionale, ma per la Libia no.

Sottocoperta.

E' dove si fa la politica per l'onorevole Stracquadanio, secondo cui prostituirsi a letto (ma anche da un'altra parte va bene) pur di fare carriera non è per nulla condannabile, almeno moralmente, Ma anche per il suo capopartito, che a letto a quanto pare sceglieva le candidature e con ministri coi tarelli al vento e gnocca a profusione discorreva amabilmente di politica estera.

Sottocoperta.

E' dove finiscono i precari e i lavoratori della scuola, nascosti con un lenzuolo di "non mi interessa" dalle dichiarazioni di un ministro che giustifica la sua riforma che lascia senza lavoro (e taglia il tempo pieno e l'insegnamento nella scuola italiana) e che cancella le loro legittime domande dietro un "sono strumentalizzati", e come tali da ignorare. Mentre propone lo studio della vita di Mike Buongiorno, della Bibbia e della televisione all'interno di scuole che faticano a trovare spazio per italiano e matematica.

Sottocoperta.

E' dove mi sento anche io oggi, credo come molti italiani, chiedendomi perchè nessuno senta il gorgoglio dell'acqua che entra ed il lento scricchiolio della nave "Italia" che affonda.

martedì 14 settembre 2010

Sbatti il mostro in prima pagina

Ovvero: come il mostro (Fini) è stato in prima pagina ininterrottamente dal 31 luglio al 5 settembre sul Giornale con qualsiasi pretesto ("Fini litiga anche sul pullman" è bellissima...) 

(clicca sull'immagine per allargare)

D'altra parte, che altro è successo che valesse la pena di raccontare in quel periodo? Alluvioni in Pakistan?  Guerre? Disastri naturali? Non stava mica cadendo il governo...

mercoledì 8 settembre 2010

Ma quante sono le baionette padane?

Nuovi sconvolgimenti in vista nella già precaria situazione del governo italiano: dal sito del Giornale si apprende che la possibilità di crollo potrebbe essere più vicina del previsto. Il leader della Lega Nord Umberto Bossi avrebbe infatti dichiarato ai giornalisti: "Sono possibili le dimissioni di Berlusconi o un voto di sfiducia della Lega. Al nostro fianco ci sono 10 milioni di persone pronte a scendere in piazza"

Ma siamo sicuri che esistano davvero tutti questi 10 milioni di elettori leghisti incazzati pronti a inforcare le baionette e mettere a ferro e fuoco  l'Italia?
Andando a fare due conti, si scopre che alle ultime grandi elezioni tenutesi nel belpaese ( le europee del 6-7 giugno 2009) il corpo elettorale risultava composto da "50.664.596 unità, di cui 24.432.720 elettori e 26.231.876 elettrici" (fonte: AMI). 

Ponendo che il corpo elettorale sia rimasto grosso modo lo stesso, non ci vuole molto per capire che i 10 milioni di padani paventati da Bossi rappresenterebbero più o meno il 20% di tutto l'elettorato italiano. 

Ora: dato che secondo l'ultimo sondaggio diffuso sulle intenzioni di voto effettuato da Sky TG 24 diffuso ieri  (7 settembre 2010)  la Lega Nord risultava attestarsi ad un 11,7% (il sondaggio integrale lo trovate qui) anzichè al 20% deducibile dalle parole di Bossi le soluzioni sono due: o 4 milioni di Italiani sono diventati leghisti negli ultimi due giorni, o qualcuno la sta sparando un po' grossa...

Ma il senatur pare non essere nuovo a questo tipo di esagerazioni. Il 31 luglio scorso dalle colonne de Il Mattino infatti l'Umberto tuonava:  

«Ad agosto staranno a trafficare per vedere come uccidere Berlusconi. Lavoreranno sotto sotto di nascosto, i massoni, ad agosto - ha spiegato - e a settembre scopriranno le carte». «La Lega fortunatamente - ha continuato - ha qualcosa come 20 milioni di uomini pronti a battersi fino alla fine. Se non c'è democrazia nel Paese, la portiamo noi».

La matematica di nuovo ci pone davanti ad un'interessante questione: se ad agosto i simpatizzanti leghisti erano secondo Bossi 20 milioni, che si sono poi ridotti a "soli" 10 milioni nelle sue dichiarazioni di oggi,  dove è finita la metà delle baionette padane?

In conclusione: state sempre attenti alle cifre sbandierate dai politici e riportate senza alcun controllo dalla stragrande maggioranza degli organi di stampa: come vedete, molto spesso alla prova dei fatti questi numeri si ridimensionano alquanto... 
 
 

martedì 7 settembre 2010

Date a Cesare quel che è di Cesare

Da oggi, dopo il discorso di Fini a Mirabello, il quotidiano "Secolo d'Italia" ha tolto dalla testata la dicitura "quotidiano del PDL".


Non vi sembrerebbe più giusto ora che questa dicitura passi ora finalmente a  quotidiani come "Libero" e "Il Giornale", che hanno fatto così tanto per meritarsela?

giovedì 2 settembre 2010

Fully radioactive world

Quante bombe atomiche pensate che siano detonate nel mondo dal primo esperimento del 1945 fino ad oggi? Almeno due, le due tristemente più famose che colpirono le cittadine giapponesi di Hiroshima e Nagasaki e posero termine alla Seconda Guerra Mondiale, le abbiamo sentite nominare tutti...ma le altre? 

Quante pensate di conoscerne? E soprattutto: quante pensate che siano state?

Un artista giapponese, tale Isao Hashimoto, ha realizzato in occasione di una mostra l'installazione video che trovate qui sotto ponendosi la stessa domanda: quante bombe atomiche di varia potenza hanno colpito il pianeta dal 1945 ad oggi? I suoi dati, e così il film, si fermano al 1998... Ma il numero, come scoprirete, è veramente impressionante..


Non è ora di pensare seriamente a finirla con questa corsa scellerata al nucleare?

mercoledì 1 settembre 2010

Justin Bibier canta molto meglio di Gandhi e Martin Luther King

Che dire di più? Ignoranza allo stato puro...


(clicca per ingrandire)

Chissà d'altra parte come cantavano Gandhi e Martin Luther King...