mercoledì 15 settembre 2010

Sottocoperta

Sottocoperta. 

Lo erano i finanzieri italiani a bordo della motovedetta libica mentre gli stessi marinai di Gheddafi, osannat e accolti in pompa magna dal nostro Governo solo poche settimane prima, mitragliavano i nostri connazionali a bordo del peschereccio Ariete. Colpevoli - a quanto pare -  solo di pescare in un tratto di mare che per tutti è internazionale, ma per la Libia no.

Sottocoperta.

E' dove si fa la politica per l'onorevole Stracquadanio, secondo cui prostituirsi a letto (ma anche da un'altra parte va bene) pur di fare carriera non è per nulla condannabile, almeno moralmente, Ma anche per il suo capopartito, che a letto a quanto pare sceglieva le candidature e con ministri coi tarelli al vento e gnocca a profusione discorreva amabilmente di politica estera.

Sottocoperta.

E' dove finiscono i precari e i lavoratori della scuola, nascosti con un lenzuolo di "non mi interessa" dalle dichiarazioni di un ministro che giustifica la sua riforma che lascia senza lavoro (e taglia il tempo pieno e l'insegnamento nella scuola italiana) e che cancella le loro legittime domande dietro un "sono strumentalizzati", e come tali da ignorare. Mentre propone lo studio della vita di Mike Buongiorno, della Bibbia e della televisione all'interno di scuole che faticano a trovare spazio per italiano e matematica.

Sottocoperta.

E' dove mi sento anche io oggi, credo come molti italiani, chiedendomi perchè nessuno senta il gorgoglio dell'acqua che entra ed il lento scricchiolio della nave "Italia" che affonda.

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