giovedì 3 dicembre 2009

L'Italia che ha paura dei clandestini, ma non capisce perchè.

L'Italia - si scopre nell'articolo tratto da Repubblica.it - ha paura dell'immigrazione clandestina. Ma sostanzialmente per un motivo: non la conosce. Dai dati del rapporto "Transatlantic Trends: immigration" emerge infatti che gli italiani hanno una percezione errata del fenomeno fino a quadruplicare nella propria mente il numero totale degli immigrati nel Paese, e ad essere quasi convinti - grazie senza dubbio ad una propaganda incessante in tal senso condotta da talune forze politiche - di essere alle porte dell'invasione di un'orda barbarica dedita alla criminalità o in alternativa al furto di lavoro altrui.

Ma poi, a sorpresa, in mezzo a quei cittadini terrorizzati dal fenomeno si scopre anche che gli "italiani brava gente" sarebbero in massima parte favorevoli alla concessione del diritto di voto agli immigrati regolari, e non credono al fatto che siano gli stranieri a rubare loro il lavoro. Indice - secondo il sottoscritto - che se gli italiani fossero lasciati liberi di pensare con la propria testa e non indottrinati quotidianamente da squallida propaganda le cose sul fronte dell'immigrazione potrebbero funzionare molto ma molto meglio. Tra l'altro solo il 43% degli italiani ritiene che il governo stia facendo un buon lavoro sul fronte dell'immigrazione, indice del fatto che forse vorrebbero vedere attuate sul territorio politiche diverse, magari che pensino prima all'inclusione che non all''esclusione. Come dimostrano invece proposte degli ultimi tempi come l'esclusione della cassa integrazione ai lavoratori immigrati una volta passati i sei mesi.

Nell'attesa che anche ai piani alti si rendano conto di questo, leggetevi l'articolo integrale qui sotto ed il rapporto integrale in formato Pdf (in inglese).

L'ITALIA HA PAURA DEI CLANDESTINI . PIU' PROBLEMI CHE RISORSE.

ROMA - L'immigrazione clandestina fa paura. Otto italiani su dieci la guardano con preoccupazione: la percentuale più alta in occidente. Con i regolari, invece, le cose cambiano: il 53% degli italiani è favorevole a estendere il diritto di voto amministrativo agli immigrati col permesso di soggiorno.

A misurare gli orientamenti dell'opinione pubblica italiana è il secondo rapporto "Transatlantic Trends: Immigration" curato, tra gli altri, dal German Marshall Fund of the United States e dalla Compagnia di San Paolo di Torino. (IL RAPPORTO (pdf, in inglese))

L'indagine fotografa (nel settembre 2009) le opinioni dei cittadini di Stati Uniti, Canada e di alcuni Paesi europei (Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Spagna, Olanda) sulla questione immigrazione. Cosa ne emerge?

Rispetto al 2008, per effetto della crisi economica, cresce in tutti i Paesi il numero delle persone che considera l'immigrazione più un problema che un'opportunità: il 50% in Europa (rispetto al 43% dello scorso anno), il 54% negli Stati Uniti (nel 2008 era il 50%). La percentuale sale tra chi si dichiara politicamente di destra. Non solo. In tutti gli Stati monitorati, i cittadini sovrastimano il numero dei migranti residenti (gli americani credono che siano il 35% della popolazione, i canadesi addirittura il 37%, gli europei il 24%).

Per quanto riguarda più specificatamente il nostro Paese , il rapporto mette in evidenza le molte contraddizioni del caso-Italia. L'81% degli intervistati si dice più preoccupato dell'immigrazione illegale, che di quella legale: è la più alta percentuale tra i Paesi monitorati. Gli italiani pensano che i cittadini stranieri in Italia siano il 23% della popolazione complessiva (invece sono circa il 6%). Non solo. Il 49% considera l'immigrazione più un problema che una risorsa (4 punti percentuali in più rispetto all'anno scorso) e il 77% addossa agli irregolari la colpa dell'aumento della criminalità. E ancora: solo il 36% chiede di mettere in regola tutti gli immigrati privi di permesso di soggiorno.

Ciò detto, stupisce che ben il 53% degli italiani (uno dei dati più alti tra i Paesi monitorati) è a favore del diritto di voto amministrativo agli immigrati regolari e il 74% non crede che i lavoratori stranieri tolgano il lavoro agli italiani.

Insomma se con gli irregolari si invoca il pugno duro, con l'immigrazione legale gli italiani si dimostrano tra i più tolleranti. Un altro dato aiuta allora a spiegare la paura per lo "straniero": il 66% degli italiani pensa che nel nostro Paese ci siano più immigrati irregolari, che regolari (mentre è esattamente vero l'opposto).

Un ultimo dato emerge dal rapporto internazionale: solo il 43% degli italiani ritiene che il governo stia facendo un buon lavoro sul fronte dell'immigrazione.

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