martedì 5 ottobre 2010

Roberto Saviano a Pavia: cronache dal cortile (+ audio e video)

Ieri sera a Pavia, nella città dove quest'estate è scoppiato il caso 'ndrangheta che ha visto coinvolti il direttore sanitario della Asl Carlo Antonio Ciriaco, l'avvocato e presunto boss capo della reggente della Lombardia Pino Neri e l'assessore cittadino al commercio Pietro Trivi (sospettato di una compravendita di voti), è venuto a parlare in occasione della settimana contro le mafie lo scrittore Roberto Saviano, più conosciuto com l'autore del bastseller "Gomorra": uno che di camorra e di malavita in generale se ne intende parecchio.

Eccezionali per l'occasione le misure di sicurezza. Dicono che Saviano fosse protetto all'ingresso della sala in cui avrebbe dovuto parlare addirittura da tre cordoni diversi di polizia, che filtravano e controllavano la gente prima dell'ingresso. Questo purtroppo non ve lo posso confermare, perchè io mi sono fermato al primo: i giornalisti infatti potevano entrare solo se precedentemente accreditati, e non lavorando al momento per nessun giornale il sospirato accredito non ho potuto farlo.

Così sono rimasto fuori nel cortile, assieme a tantissima altra gente accorsa da ogni dove per sentirlo parlare. Pur da lì però, due o tre cose che ho visto posso raccontarvele lo stesso.

L'impressione più forte è stato il segnale positivo che comunque ha dato la città: per ascoltare lo scrittore sono accorse letteralmente migliaia di persone, che si sono messe in coda per entrare nelle due aule dell'Università dove si svolgeva l'evento (una dove parlava lo scrittore ed un'altra dove era stato predisposto un collegamento video) addirittura dalle 18 del pomeriggio (quando l'orario di inizio era fissato per le 21...). Tanti giovani, anche immigrati, ma - come ha commentato un signore di mezza età - pochi "vecchi": segno come suggeriva che il tema della lotta alla mafia interessa ai giovani e non agli "adulti", rassegnati alla realtà di una corruzione e di una mafia dilagante? Non so dirvelo. 

Le due aule avranno contenuto in tutto forse un migliaio di persone. Fuori, come vedete dalle foto, ce ne saranno state almeno il doppio. Ordinatamente incolonnate fino alle 21, quando sotto la pioggia che nel frattempo aveva cominciato a flagellare il cortile dell'università sono scoppiati un po' di mugugni/tafferugli  alla notizia che la maggior parte della gente sarebbe rimasta fuori. Borbottii e qualche fischio hanno accolto il sindaco ed il presidente della provincia, arrivati all'ultimo e fatti entrare in sala da una porta secondaria in  barba alla coda ferma da ore.

Qualcuno dopo tutto questo ha protestato per la cattiva gestione dell'evento, lamentandosi con gli studenti dell'Unione degli Universitari che armati di uno scalcinato megafono assicuravano il servizio d'ordine: "Viene Saviano e mette solo due aule di università! Lo sapevate che sarebbe venuta tanta gente: non si poteva organizzare l'evento al palasport cittadino o in un'altra sede per far entrare tutti?"

Quello che voglio raccontarvi è stata la risposta di una studentessa dell'Udu, data ad una signora delle più esagitate: "Signora, è vero, si poteva fare forse di più. Ma se a noi dall'Università ci hanno dato solo queste due aule, che cosa potevamo fare?" E poi la chiusa finale: "Il problema è un altro: sono sette anni che organizziamo questa settimana contro la mafie, e a fare questo siamo sempre stati noi studenti da soli. Sono venuti magistrati di grido, intelletuali, politici, e per nessuno c'è mai stata una folla così. La verità, purtroppo, è che tanta gente probabilmente oggi è qui solo per dire "ho visto Saviano", e non per ascoltare davvero ciò che ha da dire o per combattere nel loro piccolo la mafia. Noi ci abbiamo messo un anno per organizzare tutto questo, e Roberto è venuto qui, a Pavia, dove mai nessuno l'aveva invitato prima. Io starò fuori oggi sotto la pioggia come tutti voi, ma sono contenta che un personaggio così importante questa sera sia qui e possa raccontare la sua storia. Forse lo ascolteranno solo mille persone, ma se non ci fossimo stati noi neanche quelle mille oggi avrebbero potuto ascoltarlo. Perchè non vi chiedete piuttosto chi poteva organizzare questo evento meglio ,o prima, e non l'ha fatto? Perchè non vi chiedete perchè il Comune o nessun altra istituzione organizzi mai incontri del genere, e lasci tutto questo solo a un pugno di studenti?  E' questo che dovete domandarvi, prima di prendervela con noi".

La gente, ascoltato lo sfogo, l'ha applaudita forte e non ha più protestato.

E' vero: non so chi abbia organizzato l'evento mettendo a disposizione solo due aule, se l'Università, il Comune, la Polizia per garantire gli standard di sicurezza o chi pr loro. Ma l'interrogativo più forte è stato quello che è rimbalzato dopo nelle teste di tutti: in una città assediata dalla 'ndrangheta, il Comune, le Istituzioni, la politica...dove sono?

 Lo chiedono i giovani, e vorrebbero risposta.

Se fossi riuscito a entrare, l'avrei chiesto a Saviano. Spero che qualcuno l'abbia fatto per me.

Qui comunque trovate i due articoli sulla serata del quotidiano La Provincia Pavese: il primo sull'intervento di Saviano qui, ed il secondo sulla folla accorsa qui. Dal cortile purtroppo non potevo fare di più.

UPDATE: mi hanno segnalato che gli mp3 dell'intervento introduttivo di Roberto Saviano sono ascoltabili e scaricabili dal sito de Il Ticino.net, a questo link. (Grazie Elia!).

Qui invece trovate un'altra voce indignata: sullo schermo della principale piazza cittadina (che volendo poteva essere collegato all'aula dove parlava lo scrittore) infatti cosa trasmettevano anzichè lo streaming dell'evento che mille persone avrebbero voluto vedere? La replica di una partita del Pavia calcio!

UPDATE 2: Qui i servizi video di Telepaviaweb sulla serata:  il video introduttivo (accessibile cliccando qui) ed il secondo con un estratto del suo intervento (cliccando qui)

UPDATE 3: Dal blog di Stefano Pallaroni un riassunto delle parole dette da Saviano nel corso della serata di ieri, disponibile cliccando qui. Che dire: peccato per chi non è potuto entrare...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono una di quelle persone che è rimasta fuori, comunque contenta che ci fosse tanta gente, ma scontenta di non trovare, il giorno dopo, nei giornali, descrizioni o commenti esaurienti del contesto e delle parole stesse di Saviano. Forse non sono stata molto attenta comunque grazie a questo blog.

sandrabasti

Gig ha detto...

Ciao Sandra!

Anche a me è dispiaciuto non trovare di più: per questo ho tentato di fare il possibile raccogliendo tutto il materiale che ho trovato sulla serata dedicata a Saviano in questo post...

E' bello a dire il vero come approfondimento quello che si legge nel blog di Pallaroni, che ho linkato per ultimo nel post. Se non altro, il discorso è stato riportato quasi per intero andando oltre il pezzettino iniziale su "Pavia stia attenta" che hanno ripreso tutte le testate regionali...

Se ti può interessare, anche all'incontro di ieri sera con Armando Spataro il professor Grevi si è scusato con chi è rimasto fuori e, pur "giustificando" la scelta della location con la volontà di mantenere l'iniziativa all'interno del contesto universitario, ha promesso che cercherà ancora di richiamare Saviano a Pavia in un luogo capace di ospitare un po' più persone. Ha detto che la conferma definitiva della presenza di Saviano a Pavia c'è stata solo il giovedì precedente, e non si è potuto fare di più...

Se trovi altri link che non sono elencati segnalameli, e provvederò ad aggiungerli: per la futura visita bis di Roberto Saviano, appena saprò qualcosa troverai tutto sul blog!

Grazie della visita e del comemnto intanto: fa piacere avere anche un feedback da chi sta dall'altra parte dello schermo ogni tanto!

A presto!

Gig:)