lunedì 2 novembre 2009

Teramo, come ti massacro il detenuto

Dopo il caso della morte del giovane Stefano Cucchi, avvenuta "misteriosamente" in carcere, un altro caso scuote i penitenziari italiani.

"Abbiamo rischiato una rivolta perché il negro ha visto tutto. Un detenuto non si massacra in sezione, si massacra sotto...", sono le sconvolgenti parole Parole dal carcere di Castrogno a Teramo registrate all'interno di uno degli uffici degli agenti di polizia penitenziaria, che svelano la realtà di un mondo - quello carcerario - dove non tutto è limpido come può sembrare.



Ora questo audio - come racconta Repubblica.it - è nelle mani della Procura della Repubblica di Teramo che ha aperto un'inchiesta sulla vicenda. Sono parole, quelle che potete ascoltare nell'audio, che raccontano di un "pestaggio" ai danni di un detenuto, quasi come fosse la "prassi", un episodio che rientra nella "normalità" della gestione del penitenziario. Un concitato dialogo tra un superiore e un agente che svela un gravissimo retroscena all'interno di un carcere già alle prese, come molti altri in Italia, con carenze di organico e difficoltà strutturali.

Che speriamo serva ad accendere i riflettori su un problema noto da tempo, da tutti "dimenticato".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il problema delle carceri in Italia ha toni drammatici. Ricordi, il ricorso vinto qualche tempo fa, dal detenuto croato alla Corte Europea? Non c'era lo spazio minimo sufficiente in cella. Non ci sono servizi adeguati, le strutture sono in molti casi vecchie e fatiscenti. Come sempre bisogna fare un applauso ai Radicali che sono gli unici che politicamente hanno sempre seguito queste vicende, fino ad organizzare la famosa gita di ferragosto che ha lasciato molti parlamentari "sconvolti", bhè ora ci si aspetta qualcosa oltre alle solite facce attonite