venerdì 9 gennaio 2015
Oggi sono
Oggi
sono Ahmed, il poliziotto ucciso per difendere (anche) Charlie.
Oggi
sono Ibra, picchiato e spintonato dalla folla per aver difeso una
turista a Napoli da uno scippo.
Oggi sono Marco, ferito al volto per
difendere un omicida dai parenti della sua vittima e permettere il suo
processo.
Oggi sono Jean Claude, clochard pestato per non aver avuto da
consegnare la sigaretta che 4 giovani gli chiedevano.
Oggi sono
Michele, che è Caparezza, che a sua volta è Luigi delle Bicocche, che a
sua volta è il precario italiano intento a tentare ogni via per portare
il pane alla propria famiglia.
Oggi sono e posso essere tante storie,
tanti volti, tanti gesti e tanti ideali.
Tante storie che tutti
conoscono, e quelle che invece conoscono in pochi.
Sono una
sfaccettatura di questo caledoscopio variegato che si chiama vita.
Con
le sue gioie, i suoi dolori, le sue meraviglie, i suoi orrori, le sue
polemiche e le sue (in)certezze.
Di sicuro, pur essendo (ancora) un
giornalista, non sono questo.
(Per chi è curioso, tutte le storie citate sono vere. Provate a cercarle...)
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