La prima cosa che mi è venuta in mente quando è caduto il governo?
"Cambiare tutto per non cambiare niente".
Oggi ho trovato una bella frase presa da una canzone dei Depeche Mode che vi voglio girare:
- You can't change the world | But you can change the facts | And when you change the facts | You change points of view | If you change points of view | You may change a vote | And when you change a vote | You may change the world. (da New Dress)
- Non puoi cambiare il mondo | Ma puoi cambiare i fatti | E quando cambi i fatti | Cambi i punti di vista | E se cambi i punti di vista | Puoi cambiare un voto | E quando cambi un voto | Puoi cambiare il mondo
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L'elettore - diceva - ha potere solo per un minuto ogni 5 anni: quando viene chiamato a votare. Dopo aver votato perde ogni forma di controllo diretto su ciò che farà la gente che esso ha delegato a rappresentarla, e potrà solo aspettare il prossimo voto per poter dire di nuovo la sua, non potendo agire in nessun modo su ciò che avverrà nel mezzo. La voce degli italiani - gli hanno opposto - ha però più modi per farsi sentire: ci sono i referendum ad esempio. Ora: guardate i referendum scorsi, gli esiti dei voti e cosa ne è seguito: nulla. Fecondazione, sperimentazione embrionale, finanziamento pubblico ai partiti: nulla (se volete saperne di più leggete sempre qui al capitolo " La neutralizzazione del referendum").
Tra un po' probabilmente si tornerà a votare. Informatevi, leggete, ascoltate tutto quello che vi gira intorno. Parlate delle cose, comprate giornali, disintossicatevi dalla tv dei salotti e delle risse incocludenti fatte solo per avere visibilità e concentratevi sui fatti e sulle parole, ma quelle che servono davvero. Fatevi un'opinione e siate sempre disponibili a modificarla in un confronto, senza ritenervi mai superiori a nessuno: chiunque può insegnarci qualcosa.
E siate pronti per quando vi chiameranno a parlare.
Avrete solo un minuto, ma forse, per una maledetta volta, servirà per cambiare qualcosa davvero.
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