giovedì 10 gennaio 2008

La Cassazione fa dietrofront: la marijuana nel balcone ritorna reato.

Noooo!!!!!! Hanno cambiato idea... Giusto il tempo di far crescere la piantina sul balcone, che la Cassazione ti fa il dietrofront!
Dopo l'illusione generale di una piccola ventata di liberalizzazione, l'Italia ricade nella solita corrente di proibizionismo...

E mò quest'estate che fò? Coltivo tulipani? Mica siamo ad Amsterdam!

Però...aspetta un attimino... :)

Dal sito dell'Ansa:

CANNABIS, DIETROFRONT DELLA CASSAZIONE

ROMA - Dietrofront della Cassazione sulla liceità della coltivazione domestica di piccole quantità di piante di canapa indiana: per i supremi giudici della IV sezione penale è da perseguire penalmente la coltivazione, sul balcone di casa, anche di una sola piantina di marijuana, indipendentemente dalle sue caratteristiche droganti. Pochi mesi fa, invece, la Suprema Corte aveva consentito la coltivazione domestica di piante di canapa destinate alla vendita per uso ornamentale. Col il verdetto depositato oggi gli 'ermellini' rilevano che é penalmente rilevante la coltivazione 'anche di una sola piantina vitale ed idonea a produrre sostanza stupefacente. In sostanza, ''la coltivazione di canapa indiana va sanzionata indipendentemente dall'ampiezza del numero di piante contenenti sostanze tossiche".

A questa conclusione la Cassazione è arrivata rileggendo le norme sulla droga riviste dopo il referendum ed in base a quelle più recenti varate con la 'Fini-Giovanardi'. Ad avviso di Piazza Cavour (sentenza 871 depositata oggi), il referendum ha reso penalmente lecita solo la detenzione, l'importazione e l'acquisto di sostanze stupefacenti ad uso personale "con conseguente impossibilità di estendere tale liceità anche alla coltivazione delle droghe, assolutamente vietata nel territorio dello Stato, senza che possa assumere valore scriminante l'uso personale della sostanza prodotta".

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